In queste ultime settimane si sono sprecate le accuse e le polemiche sul progetto per l’efficientamento energetico proposto dall’assessore Luigi Giliberti.
Sulla questione, netto l’attacco all’assessore da parte dell’opposizione con l’ex sindaco Viscovo, ma anche e soprattutto da parte degli indipendenti di maggioranza Russo e Scognamiglio, ancora più duri e intransigenti.
Non poche le accuse sulla mancanza di trasparenza per un progetto ritenuto superato ed obsoleto. Non sono nemmeno mancate frasi piccate e accuse velate nei confronti di Giliberti, a detta dei suoi detrattori, “particolarmente” interessato a che il project financing Thermon sia adottato dal Comune di Volla.
In tutta questa fase politica gli indipendenti hanno spaccato la maggioranza e accusato Fratelli d’Italia di reggere in maniera occulta le sorti di Pasquale Di Marzo in loro assenza. Viscovo ha commentato sarcasticamente in più di un’occasione i vari equilibrismi ai quali l’amministrazione si è dovuta impegnare proprio a fronte di questi spostamenti di pesi politici. Annone ha continuato a ribadire che governare per il bene di Volla è l’unica strada possibile confermano la disponibilità ad appoggiare tutte le decisioni sensate e a favore dei cittadini, ma senza risparmiare dure stoccate a Di Marzo & Co.
In tutto questo tempo, l’unico imperturbabile è stato il primo cittadino che si è del tutto eclissato lasciando che a diventare il bersaglio preferito, dei nemici politici e del cosiddetto “fuoco amico” degli indipendenti, fosse il solo assessore all’efficientamento energetico.
Ma da oggi non potrà più essere così. Il bersaglio bisognerà spostarlo proprio sul primo cittadino che avrebbe dato, con una comunicazione inviata all’Ufficio Tecnico, il via libera al progetto Thermon.
Nella nota, non ancora pubblica, si legge: “In merito alla nota inviatami dall’Ufficio Tecnico, recante prot. N. 25847 del 23/8/2019 ed avente per oggetto la proposta di finanza di progetto della ditta THERMON, si chiede l’eventuale adozione con atto di determina, previa verifica dei presupposti di legge, di legittimità degli atti e procedura e situazione finanziaria dell’Ente”.
Bene, allora tutto è chiaro! Il sindaco appoggia la proposta dell’assessore e la giunta è compatta.
Cosa diranno ora Russo e Scognamiglio, ma soprattutto cosa faranno? Salteranno finalmente l’ostacolo passando ufficialmente in minoranza o passeranno a criticare il primo cittadino continuando a cercare maggiore visibilità, magari in giunta? E se dovessero mancare i numeri alla maggioranza ci sarà qualche salvatore della patria che reggerà le fortune di questa amministrazione, leggi “Fratelli di Annone”, o il destino di Di Marzo è ormai segnato? Staremo a vedere. Certo che è ormai un bel po’ di tempo che la cittadina annonaria è “orfana” di un’amministrazione forte e fattiva. Una situazione che determina non certo un vantaggio per una crescita politica, economica e sociale.
Gennaro Cirillo