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Il Napoli multiforme di Ancelotti

Nuova stagione, nuove motivazioni, oltre, ovviamente, a nuove sensazioni e prospettive. L’annata 2019-20 della SSC Napoli è partita da un po’, con le prime due partite contro la Fiorentina e la Juventus che fungono immediatamente da indicatrici per iniziare a pensare al nuovo Napoli. La vittoria di Firenze e la sconfitta di Torino hanno messo a nudo le problematiche degli azzurri soprattutto al momento di fare filtro a centrocampo e reggere l’urto avversario in difesa. Sette goal subiti in due incontri sono effettivamente troppi e non è un caso che il Napoli abbia cambiato praticamente tre quarti della difesa dell’anno scorso, con il ritorno di Faouzi Ghoulam al posto di Mario Rui, l’avvicendamento di Giovanni di Lorenzo con Elsed Hidaj e il cambio della guardia tra Raul Albiol e Kostas Manolas al centro della difesa al fianco dell’intoccabile Kalidou Koulibaly. Ci vorrà sicuramente del tempo affinché tutti gli integranti del nuovo Napoli trovino l’armonia giusta per attuare da squadra unita e compatta, e in questo dovrà essere molto bravo Carlo Ancelotti, il mister chiamato a governare gli azzurri proprio per dar loro quella mentalità vincente ancora assente al San Paolo.

Di certo c’è che la truppa di Ancelotti ha una serie di armi a disposizione per migliorare quanto prima il proprio rendimento. Parliamo, infatti, di una rosa capace di rinforzarsi con gli arrivi di Di Lorenzo, Manolas, Elmas, Llorente e Lozano, un mix di calciatori già affermati e di talenti in divenire. Con questi innesti il tecnico di Reggiolo potrà dar vita a una serie di moduli diversi, attraverso i quali potrà interpretare diversi tipi di gioco. Nell’importantissima vittoria nel primo match di Champions League contro il Liverpool, una tra le squadre favorite alla vittoria secondo le migliori scommesse online, il Napoli ha trovato l’equilibrio giusto nella disposizione tattica, soprattutto a centrocampo. Con Allan e Fabian Ruiz in mediana a lottare contro i tre centrocampisti di Klopp, l’ex tecnico del Milan ha puntato tutto sull’abilità tattica di Callejón a destra e sugli aiuti di Insigne da sinistra, nonostante quest’ultimo non abbia giocato la sua miglior partita. Il nuovo acquisto Hirving Lozano è stato, insieme a Dries Mertens, uno dei due grimaldelli per provare a perforare una delle migliori difese del continente e del mondo, con un Van Djik in difficoltà con i due piccoli attaccanti azzurri. D’altronde, il messicano è stato capace di dare la scossa nella rimonta contro la Juventus, poi conclusasi comunque con una sconfitta. 

Mentre Dries Mertens potrà agire sia da mezzapunta centrale sia da punta di movimento, come terminali offensivi Ancelotti avrà a disposizione Arek Milik e Fernando Llorente, due corazzieri capaci di dominare il gioco aereo e di fare sponde intelligenti, oltre che di andare a rete. Il Napoli multicolore di Ancelotti prende forma e riparte proprio dai tre punti contro i campioni d’Europa. L’obiettivo è quello di sempre: fare del proprio meglio sia in campionato sia in Champions per acquisire uno status nuovo, quello di grande squadra. 

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