Dopo l’indicazione di Di Marzo agli uffici di adottare con determina il project financing “Thermon”, era necessario trovare la copertura finanziaria mancante per dar seguito al progetto. “Con una manovra da prestigiatore pare che il sindaco abbia risolto tale problema”.
Gli ulteriori 35mila euro annui, che rappresentano il costo dell’IVA e che non erano stati in precedenza inseriti in bilancio, sembra siano oggetto di una variazione di bilancio collegata agli equilibri finanziari da approvare in Consiglio entro il 3 ottobre.
A denunciarlo è il consigliere Viscovo: “Una manovra subdola – dichiara l’ex Sindaco – posta in essere provando a tenere tutti all’oscuro. Infatti, ad oggi e a pochi giorni dalla scadenza dei termini concessi dal Prefetto, non vi è traccia di tali documenti ma è trapelata l’indiscrezione che tali somme sono state stanziate per proseguire l’iter del progetto”.
Se tale eventualità dovesse essere confermata significherebbe che il sindaco ha intenzione di porre la fiducia su Thermon.
Infatti, votare gli equilibri equivarrebbe a dare il via libera al tanto chiacchierato project.
“Si vuole a tutti i costi dar seguito a questo provvedimento – continua Viscovo. Spero di essere smentito ma se verrà confermata tale variazione e soprattutto se verrà votata in Consiglio significa che il sindaco l’ha data vinta a Giliberti smentendo gli indipendenti ed il suo ex gruppo Siamo Volla che ne avevano chiesto le dimissioni”.
Allo stato la documentazione sugli equilibri non è stata ancora pubblicata ma è stata trasferita ai revisori per il parere e contestualmente è stata fissata per il 26 la Conferenza dei capigruppo finalizzata a stabilire la data per il Consiglio comunale.
“Ho chiesto ufficialmente al Presidente – conclude Viscovo – di arrivare in commissione con tutti gli atti e con tutti i pareri. È necessario, per trasparenza, avere tale documentazione visto che siamo già in ritardo di due mesi. Non comprendo, tuttavia, questo atteggiamento. Non solo si vuole a tutti i costi approvare un provvedimento che ripeto costerà 8 milioni di euro alla comunità e che non produce benefici ma, soprattutto, lo fa nella maniera meno trasparente possibile. Si tengono nascosti gli atti che a poche ore dalla capigruppo non sono disponibili. Tutto ciò sta pregiudicando solo i Vollesi. Le beghe che anche questa vicenda susciterà tra i consiglieri di maggioranza lascerà ancora Volla al palo. Questa doveva essere l’amministrazione della “legalità in azione”, certo è che chi scelse questo slogan era bendato visto che di “azione” non si vede neanche l’ombra”.