E’ stato presentato ieri mattina nella sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia “Campania Cultura”, il primo ecosistema digitale per i beni culturali realizzato in Italia. La Regione Campania lo finanzia con 28 milioni di euro. “Si tratta – spiega il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – di un esperimento unico nel nostro Paese che riunisce in una sola piattaforma il grande patrimonio culturale legato ai settori archeologico, archivistico, bibliografico, cinematografico, musicale, storico-artistico e teatrale. Realizziamo con questo progetto il primo museo con controllo dei parametri ambientali, sia fisici che di frequenza dei visitatori, per la sicurezza delle opere d’arte e il primo portale d’Italia per i beni culturali con tecnologia immersiva a 360 gradi”.
I numeri del progetto sono imponenti: 4 trasposizioni integrali in ambiente 3D di mostre fisiche, 95 Sensori IoT (temperatura, umidità, luminosità e conta persone) di cui 65 per la messa in sicurezza delle opere d’arte e 30 per il monitoraggio dei flussi nell’ambito dell’Ecosistema Museale Territoriale di Via Duomo, 115 ricostruzioni 3D, 175 foto dei luoghi a 360°, 470.000 schede di catalogo del Centro regionale per i Beni Culturali migrate in cloud, 1.021.428 pagine digitalizzate da libri antichi, 944.642 carte/bobbine da documenti d’archivio, 1.300.000 scatti digitali di manoscritti, pergamene, atlanti, eccetera per la sezione biblioteche, 1.900.000 scatti digitali per la sezione archivi tra mappe, tavole su rame, documentazione comunale.
“L’obiettivo – continua De Luca – è quello di mettere in rete tutto questo e soprattutto di darci una strategia regionale per la costruzione di un’ecosistema digitale che abbracci il mondo della cultura, della storia, dell’arte presente sul territorio della regione Campania”.
Il piano si compone di tre distinti progetti informatici. Il primo “riguarda il Sistema Informativo Culturale e prevede la digitalizzazione del materiale culturale e artistico, la realizzazione di una mediateca regionale del Cinema in collaborazione con Film Commission, di un archivio dei teatri campani e delle arti visive e di un centro regionale per i Beni Culturali della Campania con 470.000 schede di catalogo di beni e luoghi della cultura presenti in Campania. Grazie a questo progetto, che vede l’impegno di 22 attrattori Mibac, sarà possibile visualizzare in 3D i siti culturali ed esplorarli al loro interno in realtà virtuale”.
Il secondo progetto riguarda invece la digitalizzazione e la conservazione del Patrimonio culturale di archivi e biblioteche della Regione Campania e “sarà al servizio degli attori istituzionali ed economici che si muovono sul territorio. Il terzo progetto – continua De Luca – denominato ARCCA (ARchitettura della Conoscenza CAmpana) è finalizzato a sostenere gli investimenti delle imprese in ricerca tecnologica e applicata e rafforzare l’applicazione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) per la diffusione dell’e-culture nel contesto dei Beni Culturali”.
servizi incentrati sulla integrazione e l’omogeneizzazione di dati relativi al patrimonio artistico e culturale del territorio, allo sviluppo di processi e di prodotti che incentivino l’inclusione digitale attraverso l’utilizzo diretto delle tecnologie digitali da parte di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
“Nell’ambito di questo progetto – continua De Luca – prevediamo anche la nascita di un archivio della musica napoletana che insieme all’archivio dei teatri campani e delle arti visive e alla mediateca regionale del cinema potrà rappresentare un punto di eccellenza e di orgoglio per il nostro territorio. Investire 28 milioni di euro in questo piano è stata una scelta politica impegnativa. Riteniamo però che questo sia uno dei punti sui quali davvero la Campania potrà presentarsi come una regione di eccellenza e destinaria di un primato culturale unico in italia. Il progetto sarà completato entro l’anno e offrirà alle nuove generazioni, al mondo della cultura, agli studiosi, agli operatori culturali, agli enti locali, agli investitori un patrimonio di conoscenza davvero eccezionale”.