Dovevano arrivare tre punti per non perdere ulteriore terreno da Inter e Juventus (entrambe vittoriose negli anticipi di ieri) e tre punti sono arrivati, ma con più sofferenza del previsto. Contro il Brescia finisce 2-1 e il Napoli resta a -6 dai nerazzurri e -4 dai bianconeri (e -1 dall’Atalanta, anch’essa con una vittoria in questo turno e ancora davanti agli azzurri).
Nella ripresa inizia un’altra partita. Il Napoli cala fisicamente e mentalmente e il Brescia cresce. Le rondinelle arrivano a segnare con Tonali, ma la rete viene annullato per un fallo precedente. Il 2-1 però arriva lo stesso con Balotelli che stacca di testa tra Ghoulam e Maksimovic e batte un incerto Ospina. Da lì in poi si cerca di mantenere il risultato e tentare di colpire in contropiede, ma senza precisione (errori di Mertens, Zielinski e Elmas).
Quindi all’aspetto positivo del bel primo tempo, segno di voler reagire dopo la sconfitta di quattro giorni fa, si contrappone il brutto secondo tempo, con il calo fisico e il pensiero del risultato già acquisito. Un campanello d’allarme per Ancelotti, su cui il tecnico lavorerà sicuramente nei prossimi giorni. Promosso a pieni voti Fabian Ruiz, vero geometra del centrocampo azzurro: non si può più prescindere dalla sua presenza in campo, un ragazzo che sta diventando un giocatore di altissimo livello. Eccellenti anche le prove di Mertens e Callejon, trascinatori per i compagni e per i tifosi, senza mai risparmiarsi nell’arco di tutti i novanta minuti.
Salvatore Emmanuele Palumbo