Carcere Secondigliano, 40 detenuti barricati nel cortile

Sembrerebbe che i motivi sottesi alla protesta siano dovuti alla mancata trasmissione dei canali pay TV offerti dalla Curia di Napoli

Momenti di tensione nel carcere di Secondigliano dove oggi pomeriggio circa quaranta detenuti reclusi nella sezione media sicurezza, hanno scatenato una protesta che poteva avere conseguenze ben più gravi per l’ordine e la sicurezza dell’istituto.

A riferirlo è il Segretario Nazionale del Si.N.A.P.Pe, Luigi Vargas, che lancia segnali di allarme ai vertici dell’amministrazione penitenziaria.

«Verso le 13 una quarantina di detenuti del circuito Media Sicurezza nel Centro Penitenziario hanno attuato una azione di protesta barricandosi nel cortile dei passeggi e rifiutandosi di rientrare nella sezione detentiva ed utilizzando i carrelli del vitto per ostruire il cancello di ingresso. Sembrerebbe che i motivi sottesi alla protesta siano dovuti alla mancata trasmissione dei canali pay TV offerti dalla Curia di Napoli. Solo grazie all’intervento e alla professionalità dei poliziotti penitenziari in tenuta antisommossa hanno evitato che la situazione degenerasse, senza ricorrere all’uso della forza. Alle 15,30 la protesta è rientrata».

Continua Vargas: “Dal punto di vista sindacale ed in aderenza al mandato di rappresentanza proprio dell’Organizzazione, questa Segreteria da tempo perora la causa di un cospicuo rinforzo organico al fine di garantire sia la sicurezza dell’Istituto e di coloro che vi prestano servizio, sia per assicurare condizioni di sicurezza. La questione non appare oltremodo tollerabile come non più sopportabili appaiono i sacrifici che vengono richiesti al personale, ultimo baluardo di un sistema ai limiti del collasso e costretto ad espletare il servizio in condizioni proibitive con carichi di lavoro eccessivi e non più sostenibili.”

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