Città della Scienza, stop a lottizzazione politica

Il capogruppo regionale Ciarambino (M5s): “Cda va azzerato, via anche l’assessora silurata di De Magistris e il trasformista Palladino”

“Il sistema De Luca è stato ora denunciato pubblicamente anche da illustri accademici e scienziati stimati in tutto il mondo dopo che, con l’arroganza che lo contraddistingue, il governatore non ha avuto alcuna remora a sostituire alla guida di Città della Scienza uno studioso di fama mondiale con l’amico politico di lungo corso che saprà come ricompensarlo quando verrà il momento di organizzare le sue liste elettorali. Una chiara lottizzazione politica, come l’hanno definita gli stessi accademici nel loro manifesto con il quale si schierano pubblicamente contro la scelta di De Luca. Una scelta fatta cadere su un personaggio come Riccardo Villari, tra i principali protagonisti della stagione del trasformismo politico, abile in passato a saltare sul carro del vincitore sotto ogni bandiera, dunque perfetto per mettere in piedi l’ennesima coalizione-insalata mista che De Luca ha in mente per provare tirare la sua volata alle regionali. A Villari consigliamo di dedicarsi anima e corpo alla campagna elettorale di De Luca per inseguire la missione impossibile della sua rielezione, lasciando quel ruolo a chi ha competenze e merito”.
Così la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Ci uniamo all’appello degli accademici firmatari del manifesto contro De Luca – dichiara Ciarambino – e come loro chiediamo l’azzeramento del cda di Città della Scienza, nel quale ci ritroviamo anche figure come l’ex
assessora Tommasielli, silurata da De Magistris e corsa alla corte di De Luca, e un novello trasformista e degno rampollo di Villari come Giovanni Palladino, transitato dal Pd a Scelta Civica, per poi tornare democrat dopo essere passato per Denis Verdini. Di scientifico questa gente ha soltanto quella innata capacità a mettere in campo strategie per occupare poltrone. La loro nomina è uno schiaffo al sapere, alla cultura e al merito. Un’invasione di campo tipica di un sistema che muove le sue pedine solo ed esclusivamente per fini elettorali”.
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