Ieri una serata importante per San Giovanni a Teduccio. Un comitato territoriale, il Comitato di lotta Ex Taverna del Ferro, è riuscito a portare sulla spiaggia circa 1000 persone per rivendicare l’attivazione dei depuratori a mare, la bonifica del litorale e la liberazione della battigia.
“Questo territorio, prima cintura periferica della metropoli Napoli, ha bisogno di un cambiamento, di una svolta, che sarà possibile solo se tutti gli abitanti alzeranno la testa e lotteranno per i loro diritti. Grazie agli artisti che ci hanno regalato la loro musica e un grazie speciale a Massimo Iovine che ha reso possibile questa serata con noi!”, questo il commento a caldo degli organizzatori.
Ma da dove prende le mosse questa iniziativa? ‘Riprendiamoci la spiaggia’ nasce dalla necessità di dare di nuovo al territorio di San Giovanni un mare balneabile e una spiaggia pulita. In poco tempo è stato organizzato un concerto per la cittadinanza per fargli vivere quel luogo che è di tutti e non deve più essere abbandonato. Una serata di divertimento ma ricca di significato.
Di seguito l’appello del comitato che invitava all’evento. “La spiaggia di San Giovanni a Teduccio, che nei secoli è stata meta di tanti, addirittura di re e regine, da anni è in stato di abbandono,
sommersa da rifiuti abbandonati contro i quali combattono solo le associazioni dell’area metropolitana, con qualche sporadica iniziativa. Ancora peggiore è la situazione del mare, che a causa della mancata attivazione del depuratore non è balneabile, ma rimane inquinato ed inaccessibile ai bagnanti del quartiere. Insomma un litorale dimenticato forse da Dio e soprattutto dai governi cittadini e regionali. Da questo nasce l’idea di un concerto dove tanti artisti che hanno a cuore la propria terra e che non restano indifferenti davanti allo scempio ambientale dell’area est di Napoli hanno deciso di offrire una serata piena di significato e musica. Riappropriamoci di un bene comune di cui per troppi anni la comunità è stata privata, lottiamo per la spiaggia pubblica e per la bonifica dell’intera area est, per il diritto alla salute e a un ambiente sano”.