Si è appena conclusa l’operazione coordinata dal Comandante della Polizia Locale di Volla Ten. Col. Dott. Giuseppe Formisano unitamente a personale dell’Esercito Italiano, della Polizia Locale di Casavatore e della Polizia Locale di San Giorgio a Cremano nell’ambito dell’accordo per lo svolgimento congiunto dei servizi di Polizia Locale per il contrasto del fenomeno dell’abbandono e incendio di rifiuti tra numerosi comuni della provincia di Napoli tra cui anche il Comune di Volla, siglato in Prefettura, in presenza dell’incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella Regione Campania Viceprefetto Iorio.
L’azione questa volta ha avuto come obiettivo la prevenzione con il controllo di quelle attività che potenzialmente possono essere soggette a smaltimento irregolare.
Tale attività si è svolta in parte sul territorio con il controllo dei veicoli marcianti in particolare furgoni al fine di verificare il loro carico ed in parte con controlli mirati su attività considerate a rischio ambientale.
Nel primo caso si è provveduto a sanzionare un trasgressore per violazione del Decreto Legislativo 5 aprile 2006, n. 190 Disciplina sanzionatoria per le violazioni del regolamento (Ce) n. 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare e fissa procedure nel settore della sicurezza alimentare in quanto trasportava merce deperibile –alimentare- costituita da n. 235 cassette di prodotti senza i dovuti documenti per la rintracciabilità dei prodotti. Il tutto trasportato su un furgone senza che lo stesso fosse stato sottoposto alla prescritta revisione con conseguente irrogazione anche della sanzione amministrativa prevista dall’art. 80 c. 14 del Codice della Strada.
Nel secondo caso da un controllo mirato su un’attività di selezione e lavorazione di indumenti, scarpe ed altri accessori di abbigliamento usati venivano riscontrate diverse violazioni della normativa in materia ambientale, sicurezza del lavoro ed in materia igienico-sanitaria che hanno portato gli organi procedenti al sequestro dei locali, dei macchinari e con l’interruzione dell’attività con deferimento all’autorità giudiziaria (Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola) del titolare. Sono ancora in itinere gli accertamenti sotto il profilo urbanistico circa la legittimità dei manufatti edili riscontrati.