La partita con il Salisburgo lascia strascichi incredibili. Non dal punto di vista del risultato o del gioco, ma da quello ambientale. Infatti dopo il match con gli austriaci succedono fatti surreali.

Ancelotti decide di abbandonare lo stadio San Paolo senza concedersi ai microfoni delle televisioni e senza presentarsi in conferenza stampa. E, cosa ancora più surreale, i giocatori azzurri decidono di non ripresentarsi in ritiro.

Il presidente De Laurentiis infatti aveva disposto il ritiro obbligatorio per tutta la squadra a Castelvolturno a partire dalla serata di ieri fino a domenica, comprendendo anche il post gara di sabato contro il Genoa. Ebbene tutta la rosa ha deciso di ammutinare e andare contro la decisione presa dal presidente! Nessuno dei componenti si è diretto al luogo del ritiro una volta andato via dal San Paolo, andando invece ognuno a casa propria. Il tecnico e i suoi assistenti tuttavia si sono regolarmente presentati al centro sportivo.

Un’altra nota da evidenziare sono le parole del capitano Lorenzo Insigne che ha dichiarato che il gruppo è molto unito e l’unico merito di ciò va ad Ancelotti, che riesce a gestire gli uomini senza mettere loro pressione. Un’affermazione che va esplicitamente contro le parole del presidente del giorno precedente (“Il gruppo è disunito, esistono vari gruppetti negli spogliatoi, il ritiro serve a cementificare l’unione tra i calciatori”) e che fa il paio con la posizione dello stesso Ancelotti che alla vigilia della partita di Champions non aveva esitato a non condividere la scelta del presidente sul ritiro.

Un risvolto senza dubbio inaspettato. Un post partita a dir poco concitato in quel di Napoli.

Salvatore Emmanuele Palumbo

 

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