Arrivati sul posto dalla strada venivano notate cinque gabbiette poste sul muro di un sottoscala di un’abitazione privata dalle quali proveniva il canto dei cardellini (Carduelis Carduelis), specie altamente protetta. Avvicinatisi al cancello le guardie venatorie notavano altre due gabbiette collocate a circa 1 metro sopra le gabbie contenti i cardellini che in seguito sono risultate gabbie trappole usate probabilmente per la cattura degli stessi, poiché i cardellini posti sotto sequestro, al momento del controllo erano sprovvisti di anello inamovibile e altra documentazione che certificasse l’origine e la provenienza.
Identificato, il detentore non ha saputo dare spiegazione della provenienza di tali esemplari dichiarando altresì che li aveva trovati per terra quando erano ancora piccoli e lui li aveva recuperati e allevati.
A tal punto constatato il reato di detenzione di fauna protetta nonché di detenzione di mezzi vietati, gli i carabinieri forestali hanno posto sotto sequestro i cardellini e le gabbie denunciando a piede libero presso la Procura di Nola in detentore ai sensi della legge 157/92.
Gli uccelli ritrovati sul posto sono stati affidati al Presidio Ospedaliero Veterinario di Napoli A.S.L. Napoli 1 (EX Frullone) che se ne prenderà cura e che non appena riabilitati li immetterà nel loro habitat naturale.
Da sempre la LIPU è attiva contro il bracconaggio e ricorda che chiunque sapesse di illeciti di questo genere di farlo presente in modo che si possa diminuire o del tutto eliminare la cattura incontrollata della fauna selvatica.
Le Guardie della LIPU ringraziano il Comando Carabinieri Forestale PARCO di Ottaviano per la fattiva ed esemplare collaborazione, nonché un ringraziamento particolare và al Comandante del Raggruppamento Carabinieri Parco Vesuvio Col. Antonio Lamberti che mette sempre a disposizione i suoi uomini per contrastare quotidianamente tutte le attività illecite che persistono nel proprio territorio.