«La nostra associazione culturale – osserva Luigi Buffone – coerente con i propri valori statutari, ha proposto una serata di confronto, in merito al dramma delle morti sul lavoro, al fine di orientare la comunità verso la legalità e il miglioramento delle condizioni di vita, ma anche per alimentare la crescita di una maggiore coscienza e sensibilità verso tali problematiche che presentano in quest’anno 2019 una serie di dati allarmanti».
«L’infortunio sul lavoro – continua Buffone – riguarda tutti perché fa parte della sfera più ampia del sistema sociale. Un rischio che comunque presuppone la prevedibilità e che quindi è possibile prevenire» La normativa italiana, tuttavia, sembra contraddittoria, e dunque occorre vigilare sia per impedire che si possano verificare gli infortuni, sia affinché ognuno faccia il proprio dovere. Infatti Il Diritto Penale interviene, troppo spesso, quando si è già verificato l’evento tragico. Probabilmente bisognerebbe incidere sui momenti preventivi e precauzionali.
«C’è – spiega Buffone – un impegno forte dell’Associazione Nazionale Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro sul territorio nazionale per accendere i riflettori sul dramma degli incidenti sul lavoro, per la sicurezza sul lavoro, cosi come quello della CGIL con tutte le sue categorie! A loro chiederemo, nella serata di venerdì 15 novembre, come incidere sulle coscienze e sulla cultura della sicurezza, perché gli incidenti sul lavoro hanno ricadute non solo nell’immediato e su chi è direttamente coinvolto, ma anche in modo drammatico sulle famiglie delle vittime».
I lavori saranno conclusi da Antonio Marciano Consigliere Regionale e promotore della Legge Regionale a sostegno dei familiari delle vittime sul lavoro.
Bianca Di Massa