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Non è da un calcio di rigore che si giudica un giocatore

Sì. Siamo fuori dalla Coppa Italia, buttati fuori dalla voglia di vincere, ma i rigori, come dicono quelli che capiscono di calcio, sono una lotteria, ma evidentemente la fortuna non ci ha arriso. Ha vinto il Fasano, giocando in difesa e cercando di non subire la carica savoiarda. Avremmo potuto gioire se soltanto il palo non avesse fermato il tiro a volo di Angelo Scalzone, che tirando al volo, ha beccato il palo.

Certo che solo quell’azione è valso il prezzo del biglietto, era parecchio che non si vedeva qualcosa del genere al Giraud, ma la gara si è conclusa sul pareggio e poi la sorte ha disposto diversamente. Ma qualcosa di bello s’è visto: un Savoia determinato che ha messo a dura prova Suma, che ha bloccato un tiro di Scalzone, bloccando in gola il grido del goal. Altre azioni hanno visto sempre i bianchi (oggi in nero) ma tante cose belle hanno fatto vedere.

Il Suleiman Ojewale che sta strettissimo in questa categoria e che può ben aspirare a serie a lui più congeniali, Willy Osuji che distribuiva palloni a destra ed a manca e tanti altri che hanno sudato la maglia.

Alla fine, la curva ha tributato loro il giusto applauso, cancellando la rabbia del pareggio col Messina, ma ora siamo fuori dal toreo tricolore che avrebbe potuto darci qualche chance in più per l’eventuale ripescaggio.

Ed ora? Beh ora ci si dedica al campionato senza ulteriori distrazioni, badando solo ai rosaneri o al secondo posto che è alla portata dei bianchi. E mò accumminence n’ata vota… ma sta’ calmo e nun te fa piglià…

Ernesto Limito

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