ESPRESSOnapoletano: Ospedale Cardarelli… Un giorno di ordinaria follia… ma ‘a colpa nun é d’’a zia

Ma dove vogliamo arrivare? O forse non volendo essere del tutto disfattista, da dove dobbiamo ripartire? Il cittadino, prim'ancora che malato, ha una dignità di uomo!

ESPRESSOnapoletano©`- La voce di dentro di ogni NAPOLETANO, la voce del disagio, che Ciro Notaro amplifica per noi, con leggera ironia e la passione che anima i nostri articoli, negli appuntamenti settimanali.

NAPOLI – OSPEDALE CARDARELLI…
UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA… MA ‘A COLPA NUN É D’’A ZIA

Ringraziando Dio, era tanto che non mi capitava di accedere ad una struttura ospedaliera e, sentir parlare della crisi del personale, mancanza delle primarie  strutture di accoglienza, erano per me solo voci di popolo o titoli giornalistici.

Ma la realtà espressa anche in questi giorni da notizie varie, l’ho toccata con mano durante una visita parentale al Reparto di Urologia dell’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli, (il maggior nosocomio della Campania) ,  dove  con mia grande sorpresa, ho avuto difficoltà a distinguere persino, il settore uomini da quello delle donne e il reparto stesso, che si annunciava con un lungo corridoio, occupato da decine di barelle con pazienti e parenti al seguito per l’assistenza (perché da noi al Sud, viste le carenze  é obbligatorio), senza distinzione di sesso, in attesa di un letto in stanza nel medesimo reparto; stavo vivendo mio malgrado la annunciata notizia di crisi della Sanità avendo tra l’altro raccolto la testimonianza del parente e non solo, che avevano avuto la fortuna di avere un letto.

Fortuna legata, a loro dire, al fatto, che come in una catena di montaggio, il paziente viene ricoverato giusto il tempo dell’intervento e poi – se n’hadda i` – se ne deve andare  e curarsi a casa, perché mancano medicine e servono  i letti per l’accoglienza.

La sorpresa poi di ritrovare anche in stanze adiacenti, pazienti (spazientiti maschi) e pazienti (furibonde donne) ha dato il colpo di grazia a questo caos sanitario, tenuto insieme con lo sparatrap (così usiamo indicare tecnicamente la tela adesiva gommata per le medicazioni e fasciature) dai pochi, eroici infermieri e medici di turno, costretti a svolgere più delle loro stesse mansioni.

Allora io dico: – sangue di quella cazzarola di una miseria – è vero, come si legge su alcuni giornali, che gli Ospedali sono carenti di personale, sono senza lenzuola e gli infermieri senza divise e mascherine, ma ‘o lietto no!

Quello, i malati non se lo possono portare da casa! 

È vero che c’è l’emergenza ma, con tutto il rispetto per i pochi operatori rimasti, ma dove vogliamo  arrivare? O forse non volendo essere del tutto disfattista, da dove dobbiamo ripartire? Il cittadino, prim’ancora che malato, ha una dignità di uomo!
E sebbene siamo vaccinati contro l’emergenza, nonostante i Napoletani si adattino sempre, perché costretti dalle circostanze, essi meritano rispetto – e pure pe nun fa’ fa’ ‘e ffigurelle a ANTONIO buonanima – una classe dirigente e politica attenta alle basilari necessità sanitarie.

LE COLPE? Non stiamo qui ad elencare di chi sono… ma

L’ HANN’’A FERNI’ !

E in un impeto di rabbia, che non riesco a contenere, non posso che esprimere il mio disappunto… #ESPRESSOnapoletano.

 

NU SPITALE SENZA LIETTE?
Che scuorno!

Non è giusto e non nascondo…
castammoa llivello‘e terzo mondo.

Si!… io denuncio con le foto…
nessuno ha colpa dicono,
perché è fatto noto
e il politico di turno, approfitta
d’’a situazione…
e rimanda tutto all’elezione.

E intanto cca,  ‘obaggetto si è ristretto…
e ‘omalato se ritrova senz’ ‘o lietto,…
insomma ‘o solito programma…
e ‘opuveriello se lo piglia in Cu••  mentre se fa’ l’ettrocardiogramma.

‘O poveronfermiere poi, subisce  offese d’’e pariente…
ma isso propio, nun ce azzecca niente,
e âmma spera’ sulocap’’oscuorno…
sti politici incapaci se levenoratuorno.

END©`iro

A dar voce ai pensieri di Ciro in ESPRESSOnapoletano©`, la voce di un’artista della Compagnia teatrale PUNTO e BASTA, appassionata ed esperta nella recitazione, darà un tocco in più alla espressività del nostro risentimento.

PER CHI NON LEGGESSE BENE IL NAPOLETANO, Maria Rosaria Spiniello, lo declamerà per noi.

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Ciro Notaro
Ex funzionario Agenziadelle Entrate di Napoli,
scrive per passione e solidarietà al progetto #Legatialfilo©`
a favore della LEGA DEL FILO D’ORO

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