Gli azzurri perdono 2-1 in casa contro il Bologna e continuano a stentare in questa edizione della Serie A. Quarta sconfitta in campionato (la seconda al San Paolo), sesta partita consecutiva senza successi (quattro i punti raccolti). La zona-Champions continua ad essere lontana: la Roma, quarta in classifica, è otto punti avanti e a cinque ci sono Atalanta e Cagliari.
In generale non è stata una partita giocata male, hanno fatto una buona impressione Insigne e Lozano, messi nei ruoli che prediligono maggiormente, e Llorente ha svolto il suo compito di centravanti-boa. Discreto anche il giro palla messo in atto dai centrocampisti e non può essere giudicata negativa nemmeno la prova dei difensori.
Il problema del Napoli deve evidentemente essere mentale. Si è dimostrata una compagine psicologicamente fragile, che ha accusato fin troppo il contraccolpo del gol avversario e non è stata capace di ricompattarsi e andare a prendersi quella vittoria che, a conti fatti, sarebbe stata anche giusta per quello che si è visto in campo.
La strada da percorrere è lunga, in salita e in questo momento il traguardo sembra lontano e quasi irraggiungibile. Ma i mezzi tecnici ci sono, è sotto gli occhi di tutti, il compito di Ancelotti è quello di rimuovere questo blocco che i giocatori sembrano avere nella testa.
Salvatore Emmanuele Palumbo