Una meno accorta difesa, una minore personalità e polveri bagnate in attacco (33,9% dal campo; 15% da tre punti; 50% ai liberi), con le iniziative dei singoli preferite al gioco corale di squadra, sono stati solo alcuni dei motivi di questa sconfitta.
Ai demeriti della squadra viaggiante, hanno poi fatto da contraltare le giocate e l’atteggiamento dei padroni di casa, bravi ad affrontare con la necessaria determinazione ed attenzione la sfida, che hanno condotto dall’inizio alla fine senza grosse difficoltà, nonostante l’indisponibilità del playmaker titolare Traini (in panchina solo per onore di firma) e la giornata storta del lungo statunitense Pinkins.
LA PARTITA
La sfida entra subito nel vivo, con i quintetti che iniziano a spron battuto, anche se quello di casa (bene Diop e Toscano) sembra avere qualcosa in più (10-4 al 3’). Coach Perdichizzi ferma subito il cronometro, ma i suoi ragazzi continuano a mostrare grossi limiti in attacco e poca concentrazione difensiva. Ne approfittano i locali, con Diop e Cappelletti sugli scudi, per spingere ulteriormente il piede sull’acceleratore (21-6 al 7’), nonostante la girandola dei cambi tra le fila ospiti.
Mentre Scafati continua a manifestare evidenti difficoltà, i torinesi riescono a chiudere in vantaggio 25-11 la prima frazione di gioco. Ritmi elevati e un po’ di confusione in campo caratterizzano i primi minuti del secondo quarto, nel quale la Givova inizia a mettere maggiore grinta ed intensità in campo, facendo valere la prestanza atletica dei suoi uomini, Stephens su tutti. Lentamente i viaggianti tentano di assottigliare il divario (27-15 al 13’). Col trascorrere dei minuti rallentano però i ritmi, le difese prendono il sopravvento sui rispettivi attacchi, con il divario che resta pressappoco invariato (36-24 al 16’), grazie alla prova positiva di Alibegovic, particolarmente ispirato.
Negli ultimi minuti prima dell’intervallo lungo non succede praticamente nulla, con i quintetti che raggiungono gli spogliatoi sul 41-28. Cambiano i canestri di attacco, ma non l’intensità ed i ritmi del gioco alla ripresa delle ostilità, caratterizzata da molti errori in fase conclusiva dei viaggianti, che si ritrovano sotto 52-33 al 26’, puniti da un Marks in grande spolvero e da poco oculate scelte d’attacco, il più delle volte frutto di iniziative personali dei singoli, anziché di azioni corali. La difesa dell’Agro non riesce ad arginare lo strapotere piemontese (bene Cappelletti), che vale il 58-40 alla fine della terza frazione. Il canovaccio resta immutato anche nell’ultimo periodo. Alla buona prova di un indomito Tommasini fanno da contraltare un preciso Campani ed un impeccabile Alibegovic: tanto basta per vedere immutato il vantaggio della Reale Mutua (67-49 al 5’). Gli ultimi minuti servono solo per le statistiche ed hanno poco da raccontare, con gli scafatesi che mollano la presa ed i torinesi che invece ne approfittano per rimpinguare il già cospicuo vantaggio. Finisce così 79-50 per i padroni di casa.
LE DICHIARAZIONI
Coach Giovanni Perdichizzi: «E’ difficile commentare una gara come questa. Bisogna fare i complimenti a Torino per l’intensità, la personalità e la determinazione messa in campo. Noi, invece, non siamo pervenuti. Mi attendevo risposte importanti dopo la partita di Casale Monferrato, in termini di temperamento, ma siamo mancati all’appuntamento. Mi dispiace anche per lo scarto finale, soprattutto per i tifosi che sono venuti a sostenerci sin da Scafati, ai quali, a nome di tutta la squadra, chiedo scusa per la prestazione. Dobbiamo fare un esame di coscienza ed analizzare quello che abbiamo fatto vedere in campo, senza mordente, senza quella giusta voglia di combattere. La responsabilità non è soltanto della squadra, ma è anche mia. Siamo stati troppo brutti stasera e non siamo certamente questi, così come non eravamo affatto dei fenomeni sette giorni fa dopo il successo di Casale Monferrato. Torino ha giocato 40’ di grande ed intensa pallacanestro, mentre noi siamo stati molto, troppo statici per poter pensare di impensierire una squadra del valore di quella che abbiamo affrontato. Siamo stati poco furbi e smaliziati, ma al di là dell’aspetto tecnico, quello che mi ha maggiormente impressionato in negativo è stato l’aspetto mentale con il quale abbiamo impattato la partita».
I TABELLINI
REALE MUTUA TORINO 79 – GIVOVA SCAFATI 50
REALE MUTUA TORINO: Alibegovic 17, Marks 17, Cappelletti 7, Cassar, Campani 13, Ianuale, Pinkins 2, Toscano 6, Castellino, Jakinovski 3, Traini n. e., Diop 14. ALLENATORE: Cavina Demis. ASS. ALLENATORI: Alessandro Iacozza e Marco Spanu.
GIVOVA SCAFATI: Markovic n. e., Tommasini 8, Crow 7, Spera n. e., Lupusor 4, Ammannato 5, Rossato 7, Fall, Stephens 11, Frazier 8. ALLENATORE: Perdichizzi Giovanni. ASS. ALLENATORE: Luise Sergio.
ARBITRI: Masi Andrea di Firenze, Costa Alessandro di Livorno e Miniati Gian Lorenzo di Firenze.
NOTE: Parziali: 25-11; 16-17; 17-12; 21-10. Tiri dal campo: Torino 31/60 (51,7%); Scafati 20/59 (33,9%). Tiri da due: Torino 24/41 (58,5%); Scafati 17/39 (43,6%). Tiri da tre: Torino 7/19 (36,8%); Scafati 3/20 (15%). Tiri liberi: Torino 10/13 (76,9%); Scafati 7/14 (50%). Falli: Torino 20; Scafati 13. Usciti per cinque falli: Toscano. Rimbalzi: Torino 38 (28 dif.; 10 off.); Scafati 31 (20 dif.; 11 off.). Palle recuperate: Torino 10; Scafati 4. Palle perse: Torino 15; Scafati 16. Assist: Torino 18; Scafati 8. Stoppate: Torino 6; Scafati 3.
Spettatori: 1.300 circa.