Il rispetto e la parità di genere spiegata ai bambini: “Un principe blu” a Lo Zecchino d’Oro

Il brano dal tema così scottante e delicato è stato trattato da Carmine Spera e Flavio Careddu con il linguaggio delle favole che risulta da sempre quello più semplice per poter arrivare ai bambini

Una favola moderna in musica. Scritta per bambini che però ha tanto da dire anche agli adulti.

In special modo in questo periodo in cui notizie di violenza sulle donne sono all’ordine del giorno sulle pagine di cronaca, in un paese che fatica a combattere certi stereotipi e che ancora  non riescono a dare la giusta e dovuta parità tra uomini e donne.

Un principe blu” è il titolo del brano composto dallo stabiese Carmine Spera con la collaborazione di Flavio Careddu che ascolteremo alla 62^ edizione de Lo Zecchino d’Oro che inizierà  mercoledì 4 novembre e che potremo seguire su Rai1 con la conduzione di Antonella Clerici e si concluderà, con la finale sabato 7, quando alla spumeggiante conduttrice si affiancherà, in prima serata, Carlo Conti, che tra l’altro da qualche anno  è anche direttore artistico della Kermesse musicale dedicata al mondo dell’infanzia.

Il brano dal tema così scottante e delicato è stato trattato dagli autori con il linguaggio delle favole che risulta da sempre quello più semplice per poter arrivare ai bambini e forse anche perché proprio le favole, che in passato indicavano modelli e princìpi indiscutibili a bambini ma anche agli adulti, hanno sempre delineato in modo chiaro il posto che doveva essere occupato dalla donna: la sua dipendenza dal principe azzurro, l’impossibilità di allontanarsi e la dipendenza dal mondo maschile in genere.

Oggi per fortuna non è così o meglio non dovrebbe essere più così ed anche la favola deve cambiare mostrando modelli diversi, più rispettosi del mondo femminile.

La straordinarietà del testo di “Un Principe blu” è data non solo dal linguaggio semplice ma anche dall’ironia con cui è stato trattato il tema. Una principessa che dice basta ad un principe che si fa aspettare e che lascia intendere che la vuole solo per stirare mantelli e spolverare comò.

Carmine Spera ormai veterano de Lo Zecchino d’Oro non è nuovo a scrivere di temi di spessore pur rivolgendosi ai bambini:  basta ricordare “L’Anisello Nunù” che affronta la problematica della dislessia e ad oggi conta straordinariamente 30 milioni di visualizzazioni su “You tube” ed è diventata già una canzone classica seppure sia stata cantata solamente due anni fa.

Tra l’altro il compositore stabiese in gara avrà anche “Non capisci tubo” un’altra canzone firmata in collaborazione sempre con Careddu e questa volta musicata dal maestro gragnanese Giuseppe De Rosa. Un testo anch’esso divertentissimo e che spiegherà l’importanza delle parole  che tante volte creano equivoci. I due brani saranno interpretati da due simpaticissimi bambini: Luna Massari proveniente da Ragusa e Gabriele Tonti di Sabaudia. Gli arrangiamenti musicali sono stati curati dal maestro Beppe Vessicchio.

Filippo Raiola

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano