Altra giornata del campionato, va in archivio, altre emozioni al Giraud altro tempo che dona vigore al sogno. Eh si, il sogno è l’irrazionale, quello che solo rarissimamente si realizza. Di notte il cervello (questo sconosciuto) si prende le sue libertà e ci proietta nella mente, tutto l’immaginifico del nostro tempo reale, passato e presente. Le immagini si mischiano ed esce fuori la miscela del tempo onirico.
Ma torniamo al Giraud… lì è solo realtà, ma ieri, in particolare al primo tempo… s’è sognato. S’è visto un calcio, assolutamente inconcepibile per questa categoria, un gioco che vedeva i Bianchi primeggiare nel pressing alto e nelle finezze, mentre i giallorossi peloritani, fungevano da sparring partners. Non si contavano le azioni da rete e la facilità con cui esse si creavano, poi a dare corpo alla partita eccolo, un rigore, lo tira sempre lui il Federico Cerone che ultimamente ha litigato con i calci dagli undici metri, ma ha la fiducia di tutti e lo tira lui. Al tiro che s’insacca alla destra del portiere che andava all’altro lato, esplode il Giraud, s’è sbloccato il bravissimo Federico ed ora si lotta alla grande.
Le azioni si sprecano clamorosamente ed il risultato rimane in bilico fino a 10 minuti dalla fine. Il bravo Crucitti pennella una punizione dal limite che scostumatamente va ad infilarsi nel sette della porta difesa da Coppola. No, non è giusto, una partita che se fosse finita 3 o 4 a zero non si poteva gridare allo scandalo ed ora 1 a 1?
Ma la torcida, continua come se niente fosse, Parlato innesta benzina fresca e da Romano, passando per Paudice, si arriva all’Angioletto nostro Scalzone, che da vero falco, si avventa sul pallone ed è finito l’incubo.
Onore a mister Zeman del Messina che ha confessato di non aver potuto far niente contro questa squadra che a suo parere è certamente la più forte di tutte. E nel frattempo il Palermo ha perso in casa contro i fratellini Acesi che stanno dimostrando di essere una bella squadra e non v’erano dubbi… Ora si viaggia a -5 dalla vetta che fino a qualche giornata fa era a doppia cifra, ma pò se sape, ‘u pallone è curiuso e mò pò succedere tutte cose… Nun succere, ca nun succere, ma si succere…
Non ricominciare, restiamo con i piedi per terra e prepariamoci per Troina… sarà battaglia anche lì, ma siamo allenati alle battaglie.
Ernesto Limito