Dopo nove partite è finalmente arrivata la vittoria. E il Napoli la conquista in grande stile: gli azzurri battono il Genk 4-0 e si qualificano agli ottavi di Champions League per la terza volta nella loro storia. Certo l’avversario era tutt’altro che un’insidia, ma purtroppo questo ha abituato a non dare per scontato nulla. Il passaggio del turno arriva come seconda classificata del girone dietro il Liverpool.
Prestazione di qualità e di volontà della squadra: ottima circolazione di palla, gioco veloce, lotta su ogni pallone. Forse è stato proprio l’atteggiamento a destare più stupore, poiché non si vedeva da un po’ il Napoli di carattere in mezzo al campo.
Non è certo una coincidenza che la bella partita sia coincisa con il ritorno di due giocatori come Allan e Milik. Il brasiliano è il solito combattente che non lascia spazio alle giocate avversarie, che da una mano ai centrali di difesa e che fa ripartire l’azione. Il polacco rientra dopo cnque settimane di stop e impiega trentotto minuti a siglare una tripletta. Sono otto le reti in nove presenze stagionali per il centravanti. Senza i continui infortuni il suo profilo sarebbe da top europeo.
Ogni componente della formazione ha fatto la sua parte. Di Lorenzo e Mario Rui non hanno mai fatto mancare l’apporto difensivo e la spinta sulla fascia: se l’italiano è ormai quasi sempre il migliore in campo azzurro, il portoghese, così come il Napoli, si trasforma quando sente la musichetta della Champions. Buona anche la serata di Manolas e Koulibaly che hanno dovuto arginare la fisicità di un attaccante da 201 cm come Onuachu.
Positivi anche Zielinski, Callejon e Mertens. In particolar modo il numero 14 ha riscattato le ultime uscite a dir poco sottotono e supponenti. Con il gol di stasera il belga si porta a tre marcature da Marek Hamsik, re dei goleador della storia del Napoli.
L’unico che non può ricevere un voto interamente positivo è Fabian Ruiz. Appare ormai più che chiaro che quello del centrale di centrocampo non è il ruolo a lui congeniale. Nel corso del primo tempo ha perso un paio di palloni sulla trequarti difensiva che poteva diventare davvero mortiferi. Non è un caso che poi il regista lo abbia cominciato a fare Allan, che non è di certo il giocatore con i più educati in rosa ma che si è trovato a suo agio più di Fabian.
Da segnalare l’esordio in Champions League a diciannove anni per Gaetano, alla prima presenza stagionale.
Nell’intervallo, San Paolo in festa per il saluto a Marek Hamsik, recordman di gol in maglia partenopea.
Resta ora da vedere se la vittoria e la prestazione permetteranno ad Ancelotti di restare sulla panchina del Napoli. Il tecnico ha ribadito che da parte sua non c’è l’intenzione di rassegnare le dimissioni e che domani incontrerà il presidente De Laurentiis. Il numero uno azzurro comunicherà all’allenatore se ci sarà la conferma oppure l’esonero. L’ombra di Gattuso continua a imperversare.
Salvatore Emmanuele Palumbo