Il giornalista Giancarlo Siani è cittadino di Torre Annunziata

Il tesserino da giornalista e la sciarpa del Napoli: gli oggetti appartenuti a Giancarlo Siani portati dal fratello Paolo in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Torre Annunziata al giornalista ucciso

“Ciao Giancarlo. No, noi non abbiamo paura”. Le lettere degli studenti a Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra nel 1985. A Torre Annunziata il conferimento della cittadinanza onoraria a Siani. I ragazzi delle scuole sono arrivati in corteo fino alla sede comunale dove si è tenuta la cerimonia. Presenti all’evento autorità civili e militari e i rappresentanti istituzionali di diversi Comuni della Campania, nonché Paolo Siani, fratello di Giancarlo.

“La memoria non è una targa, la memoria non è un peso. Non parliamo solo di cultura della legalità, facciamo anche azioni per la legalità”. L’intervento di Giuseppe Giulietti, presidente nazionale Fnsi.

Il tesserino verde di Giancarlo Siani, quello da pubblicista che il cronista del Mattino assassinato il 23 settembre del 1985 a 26 anni è riuscito a rinnovare per solo tre anni. È quello mostrato oggi nell’aula consiliare del Comune di Torre Annunziata dal fratello, il medico e deputato Paolo Siani, ai tanti presenti in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria alla memoria del giornalista assassinato per i suoi articoli di accusa al sistema dei clan camorristici: “Mi è stato chiesto di portare alcune cose che ricordassero Giancarlo – ha detto Paolo Siani – e insieme a mia figlia Ludovica abbiamo subito pensato al tesserino da pubblicista, perché Giancarlo non ha avuto il tempo di diventare professionista”.

Poco prima Siani, a nome della sua famiglia, ha ricevuto dalle mani del sindaco Vincenzo Ascione, la cittadinanza onoraria conferita a Giancarlo dal consiglio comunale con voto unanime un mese fa (a rappresentare l’assise è intervenuto il presidente Rocco Manzo).



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