È la storia Pasquale Capozzi detto Carnevale, vecchio avaro scorbutico che vive in un pittoresco e povero quartiere di Napoli. Carnevale, per vivere, presta soldi con interesse. Insomma, è un usuraio e, per questo, non gode della stima degli abitanti del rione, spesso costretti a ricorrere al suo “aiuto”.
Lo spettacolo segna anche il ritorno della coppia formata da Serena Stella e da Lucio Pierri, già apprezzatissima dal pubblico in “Festa di Montevergine”. “Morte di Carnevale” viene «riproposto nel rispetto assoluto dello stile dell’autore che voleva imporre alle sue creazioni», commenta Gaetano Stella spiegando che si tratta di «teatro vero, fatto di personaggi della quotidianità, con le loro gioie e con i loro dolori. È uno spaccato di vita vissuta ambientato in un basso di una Napoli complessa dove Viviani mette, come in un girone infernale, tutta la violenza dei personaggi che diventano, poi, buffi». Per il direttore artistico di TeatroNovanta, Serena Stella, che vestirà gli abiti della protagonista, «il testo di “Morte di Carnevale”, come attrice, mi impegna ancora di più rispetto a “Festa di Montevergine” perché, qui, c’è l’attore che è protagonista assoluto del palcoscenico». Perciò, aggiunge, «con Lucio Pierri abbiamo dovuto lavorare molto sui personaggi. “Morte di Carnevale”, che è divertentissimo, segna anche l’inizio di un nuovo filone, quello vivianesco, per TeatroNovanta».
Visto il successo degli scorsi anni dove si è registrato il sold-out ad ogni spettacolo, la direzione artistica e organizzativa di TeatroNovanta ha deciso di aggiungere, per ogni spettacolo, una seconda rappresentazione. «Chiudiamo l’anno nel migliore dei modi, con una piacevolissima commedia in perfetto stile “Te voglio bene assaje” e, per questo, aspettiamo, oltre i nostri abbonati, tutto il nostro pubblico per uno scambio di auguri perché le due date sono a ridosso delle festività natalizie», evidenzia il direttore organizzativo di TeatroNovanta, Alessandro Caiazza.