Al Palafusco di Angri il IX memorial “Pasquale Iavazzo” Trofeo Luci d’artista

Hanno inaugurato l’evento Pino Maddaloni, vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney 2000 (Australia), insieme al papà di Pasquale Iavazzo, Oreste

Educazione, rispetto e correttezza sono valori che attraverso lo sport noi atleti ed ex atleti identifichiamo nelle due parole “fair play“. Valori che ancora oggi incontriamo all’interno di tante società sportive che svolgono le loro attività soprattutto come una missione sociale.

In questi giorni, presenziando al Luci d’artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo, abbiamo potuto riscontrare, nella pratica e nei fatti, che: il judoka è un lottatore nato, e che all’interno del tatami c’è un’umiltà tanto grande da far sembrare tutti parte di un’unica energia.

Nelle giornate tra il 21 ed il 22 dicembre si è tenuta la manifestazione dedicata appunto al judoka Pasquale Iavazzo. Il “Trofeo luci d’Artista” è alla sua IX edizione e continua ogni anno che passa a stupire positivamente, non solo per i suoi standard organizzativi, ma soprattutto per la ferrea volontà di tenere salda la memoria del judoka scomparso.

Luci d'artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo
Luci d’artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo, il podio e le medaglie

Al Palafusco di Angri sono arrivati da tutta Italia oltre 450 piccoli e giovani praticanti di Judo. Si è vista anche la presenza di due rappresentative estere: una dalla Russia (la Judo Club Legend di Orenburg) ed una dalla base NATO di Napoli. Hanno inaugurato l’evento Pino Maddaloni, vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi australiane di Sidney 2000, il papà di Pasquale Iavazzo, il sig. Oreste, insieme ad Antonio Ciano, quest’ultimo è stato cinque volte campione italiano e tecnico del gruppo sportivo Fiamme Gialle. Parliamo di un evento che ha il patrocinio del Coni, della FILJLKAM Campania, nonché del Comitato provinciale di Salerno dell’OPES (Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI).

Le gare sono state ottimamente organizzate dal Maestro Domenico (Mimmo) Salernitano dell’Associazione sportiva dilettantistica “Il Rio” e dal Maestro Sandro Piccirillo dell’Olimpic Center, i due hanno coordinato 42 società provenienti da diverse regioni d’Italia.

Luci d'artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo
Luci d’artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo, le medaglie primo piano

Il Maestro Aldo Nasti, Presidente del Comitato Regionale campano, ha partecipato trasmettendo anche il saluto del Presidente Nazionale FIJLKAM, Falcone. Il vicepresidente del Comitato Regionale Campania settore Judo Bruno D’Isanto ed il responsabile nazionale cadetti Judo Maestro Sandro Piccirillo, hanno invece aperto l’evento alle società sportive presenti.

Sono intervenuti

  • Pino Maddaloni, medaglia d’oro in Australia nel 2000 alle olimpiadi di Sidney, due medaglie d’oro agli europei (Oviedo ’98 e Bratislava ’99), vincitore degli italiani assoluti nel ’97 e di altri prestigiosi trofei. Antonio Ciano, già 5 volte campione italiano e tecnico del gruppo sportivo Fiamme Gialle. Liberato Esposito, ex arbitro di Serie A ed attuale presidente del Panathlon Club della Costiera Sorrentina e Vesuvio. Il signor Oreste, padre di Pasquale Iavazzo. Aldo Nasti, Maestro di Judo e Presidente del Comitato Regionale FIJLKAM Campania. Bruno D’Isanto, Maestro di Judo e Vicepresidente del Comitato Regionale Campania settore Judo. Sandro Piccirillo, Maestro di Judo e Responsabile Nazionale CADETTI Judo. Domenico Salernitano, Maestro di Judo e Responsabile Settore Judo OPES Salerno. Di Paola Salvatore, delegato FIJLKAM provincia di Benevento.

Le gare

Durante il primo giorno di gare, con 221 atleti, si sono visti su tre tatami i Cadetti, a loro volta suddivisi in due gruppi: dalla cintura bianca a quella verde-blu, dalla cintura marrone a quella nera. Sempre nel primo giorno erano presenti ai combattimenti la classe degli Esordienti di fascia B, che hanno seguito la stessa suddivisone dei Cadetti, mentre la classe Esordienti A è stata divisa in due fasce: bianca – arancione, verde-marrone. Durante il secondo giorno di gare, con 206 atleti, invece, si sono viste le classi Ragazzi, Fanciulli e Bambini, divise anch’esse in fasce in relazione alla cintura. Queste ultime categorie di judoka si sono esibite in giochi psicomotori, nel tiro alla fune, nei giochi di sumo, nella lotta a terra. Il tutto all’interno dell’area da combattimento gialla ridotta, in pratica un tatami da lotta per i più piccoli.

Luci d'artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo
Luci d’artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo, Inno Nazionale
Luci d'artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo
Luci d’artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo, il tatami, arbitri
Cosa possono aver lasciato queste due giornate a chi le ha osservate dall’esterno:
  • vedere tanti bambini, atleti, maestri, arbitri e genitori, cantare con la mano sul petto “l’Inno Nazionale italiano“, in una maniera così spontanea e naturale, così attaccata alle sonorità ed al testo, che ci ha lasciato letteralmente a bocca aperta;
  • l’aver conosciuto i maestri di Judo e l’aver visto che la maggior parte di loro hanno una caratteristica personale che li contraddistingue e che purtroppo oggi manca in molti: l’umiltà;
  • l’aver visto, nella pratica, come lo sviluppo della personalità e della resistenza psico-fisica nei bambini e nei ragazzi, possono avere e ricevere una spinta in più, derivante da un aspetto fondamentale: la consapevolezza che esistono degli spazi che si hanno a disposizione e altri che si possono conquistare e che per conquistarli o per lasciarli a disposizione dell’avversario non devi abbatterlo, ma comunque rispettarlo, spostando il suo corpo con le gestualità motorie che solo il Judo può rappresentare.

Andrea Ippolito

Luci d'artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo
Luci d’artista Judo Cup 2019, Memorial Pasquale Iavazzo, il tatami



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