Allerta rosa per la nostra zona, ma quelle poche migliaia che c’erano, pensavano al meteo, non a quello che sotto la bufera di pioggia di Giove Pluvio, ben coadiuvato da Eolo che sbuffava ovunque, è successo al Giraud.
E cosa è successo? Andiamo con calma. Prima della gara, la sfilata di bandiere bianche e granata, ha sancito il vecchio ma solido legame tra Acesi e Torresi, striscioni da una parte e dall’altra confermavano il tutto. Si va al gioco, ma con enorme sorpresa, tra l’incredulità generale, il pallone beffa Coppola che non riesce a calcolare l’impatto col manto erboso… L’Acireale è in vantaggio e vabbè ma questo è il calcio, ma ce la possiamo fare, e poi siamo gemellati. Passa poco e l’Acireale segna il secondo goal. Ma come è possibile? I nostri gemelli, non stanno onorando il calcio, ma stanno giocando alla grande e vabbè ma questo è il calcio: mannaggia e pensare che il Palermo sta pareggiando in casa col Troina.
Mister Parlato, mette le mani in testa e fa uscire l’idea giusta, qualche cambio e poco prima del fischio della fine del primo tempo, Genny Rondinella, riapre la porta alla speranza 2 a 1 e tutti a prendere il thè.
La pioggia cade e le squadre rientrano in campo, forse ce la facciamo a pareggiare e così da un lancio in area, Diakitè spara ma Pitarresi respinge su Orlando che non ci pensa due volte per ribadire in rete… è pareggio. Ma chi se l’aspettava. Però ora si potrebbe anche vincere, ma l’Acireale non ci sta e tenta ancora il colpaccio come fatto al Barbera, ma Coppola si fa perdonare lo svarione sul primo goal.
Manca poco alla fine, la girandola delle sostituzioni, comincia a funzionare e così il capitano Ciro Poziello, porta in vantaggio i bianchi… è un nuovo attentato alle mie coronarie, ma per fortuna è finita! Ma quando mai, l’Angelo troppo scalzo, anzi Scalzone, aveva dimenticato di segnare e su un ribaltamento di fronte, con un pallonetto al 90° fissa il punteggio sul 4 a 2.
E chi s”a scorda chiù sta partita… e ‘u Palermo? Ha sbagliato duje rigori e ha pareggiato c”u Troina? Ma allora stammo a tre punti? Per favore non ricominciare, non fare il tifoso, fa il giornalista! Ecco, fare il giornalista per analizzare ciò che tutti sanno? E poi non scrivo di quei due su sedia a rotelle, che guardavano la partita con la pioggia ed il vento che li circondava? Non scrivo di quella ragazzina che poteva avere circa 8 o 9 anni, con un bandierone in mano che sorrideva, come se avesse la bambola più bella del mondo? Non scrivo di quell’uomo ormai anziano, con due bastoni che lo reggevano e non poteva asciugrasi e lacrime dalla felicità? Chiamatemi come volete ma io scrivo ciò che vedo e sento e poi… Buon Natale a tutti quanti.
Ernesto Limito