Con un comunicato stampa a firma dell’assessore Ruotolo e del sindaco Di Marzo, l’amministrazione risponde ai due consiglieri, ex dissidenti oggi parte integrante dell’opposizione, Scognamiglio e Russo che qualche giorno fa hanno espresso un loro ulteriore dissenso all’operato dell’amministrazione di Pasquale Di Marzo con dichiarazioni al vetriole proprio per il primo cittadino.
Ieri la risposta, appunto, dell’amministrazione con il seguente comunicato:
“Con sommo stupore si apprendono le dichiarazioni rese dai consiglieri Scognamiglio e Russo alle varie testate giornalistiche. La questione a cui fanno riferimento si attiene a delle irregolarità espresse dal collegio dei Revisori, referto ex lege, portato a conoscenza nel Consiglio comunale del 27/12/2019, al quale i consiglieri in oggetto non hanno nemmeno partecipato.
Si permette di sottolineare che le assunzioni a cui si fa riferimento risalgono all’epoca commissariale sia come assunzioni in senso stretto sia come atto deliberativo del personale.
I consiglieri fanno delle illazioni nei confronti di questa amministrazione, ignorando che proprio la stessa sta sanando tutte le pecche che ha ereditato da diversi anni.
Infatti, con non pochi sacrifici anche per la città, l’amministrazione sta svolgendo un lavoro di cui i consiglieri non ne sono a conoscenza, perché non si interessano della vita politico-amministrativa, se non solo per sterili, infruttuose e pretestuose critiche.
Anticipo che insieme all’assessore al Personale e Bilancio dott. Carmine Ruotolo, a breve ci sarà una conferenza stampa, che evidenzierà tutte le problematiche ed il lavoro che si sta svolgendo con annessi sacrifici da parte di tutti”.
Non resta che aspettare l’annunciata conferenza stampa senza però non rilevare che l’amministrazione “…tutte le pecche che ha ereditato da diversi anni…” avrebbe dovuto ben conoscerle già in campagna elettorale, anche perché diversi componenti della stessa di certo non erano nuovi a frequentare il palazzo di via Aldo Moro, sindaco in testa, e quindi farsi scudo delle “pecche ereditate” solo oggi appare ben debole attenuante. Assumersi la responsabilità di risolverle e porgere il fianco alle critiche e alle incomprensioni era nel conto da pagare ad incarichi onorevoli ed onerosi come quelli di guidare una città. Per quanto riguarda i “…non pochi sacrifici anche per la città…”, penso che Volla e i vollesi li abbiano già ben percepiti e forse contavano proprio sull’amministrazione per essere traghettati oltre, magari, con “pochi” sacrifici, come del resto sperano tutti i cittadini dai loro amministratori.
Ivan di Napoli