Andrea Sannino in concerto a Castellammare di Stabia ieri giovedì 2 gennaio sull’arenile. Proseguono gli ultimi eventi del cartellone di Natale stabiese. Il 2020 inizia a suon di musica: il cantante pop Andrea Sannino ha intonato le canzoni del suo nuovo tour Andrè 2.0 2.0. Tra un brano e l’altro si è raccontato meglio, rivelando i momenti più importanti della sua carriera e le emozioni che gli suscita la città delle acque.
Com’ è per te iniziare il 2020 esibendoti qui a Castellammare di Stabia?
“Per me è davvero bello, è una città che vivo e che frequento spesso. Mi piace esattamente come tutte le città vesuviane che si affacciano sul mare, non a caso io sono di Ercolano. Ora mi sono trasferito a Portici. Resto in città che hanno il Vesuvio e con il Mare. Ho cantato, del resto, già tre anni fa qui a Castellammare ed è sempre un piacere ritornarci”.
Cosa ti ha colpito principalmente di Castellammare?
“Io fin da bambino definisco questa città come l’ultima frontiera che divide Napoli da Sorrento. Mantiene quel calore dei napoletani, al contempo si proietta verso le bellezze turistiche che vanta la penisola sorrentina. Castellammare è una città che merita tutti i miei complimenti”.
Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo tour Andrè 2.0 2.0?
“La novità assoluta è che finalmente riesco a realizzare un concerto intero con le canzoni de miei due album. Stavolta saranno presenti poche cover. All’inizio, invece, cantavo principalmente quelle. Adesso con 2 brani all’attivo, ho più di trenta canzoni incise e quindi riesco a completare le due ore di concerto con grande facilità. Di Andrè 2.0 2.0 la novità è che sicuramente la band continuerà a crescere, qui sull’arenile mi esibisco con 7 elementi”.
Una delle tue canzoni più amate dal pubblico è “Abbraciame”. Quando l’hai scritta e a cosa hai tratto l’ispirazione?
“La canzone “Abbracciame” è stata scritta 6 anni fa ed è stata pubblicata dopo un anno. L’ho scritta di getto insieme a Mauro Spenillo, in un pomeriggio qualunque. La canzone è ispirata alla mia situazione sentimentale felice, così come Mauro si è ispirata alla sua. Quando canto l’amore, canto di me stesso, non sono mai un’altra persona da quella che descrivo nelle canzoni. In ogni parola ci credo davvero”.
Un’altra tua canzone molto amata dal pubblico è “Nanà”, cantata al fianco di Sal Da Vinci e di Franco Ricciardi. Com è stato lavorare con loro?
“Lavorare con loro è stato bellissimo. Con Sal Da Vinci si è consacrata un’amicizia che dura da anni, lo ringrazio ancora perché non ha esitato un attimo a chiamare me e Franco per cantare una canzone scritta da lui e da Renato Zero. Sono molto onorato di aver partecipato a questo progetto”.
Qual è stato uno dei momenti più formativi della tua carriera?
“Sicuramente l’incontro con Lucio Dalla che mi ha fatto capire che questa mia passione potesse diventare lavoro. Molto importante è stata anche la mia partecipazione al musical “Scugnizzi”. A livello lavorativo è stato fondamentale per me l’incontro con Mauro Spenillo, Pippo Seno e il mio management Claudio Malfi ha dato a partire dal 2016 una svolta ai miei live”.
Cosa consigli a chi, come te, desidera diventare cantante?
“Di crederci sempre e non mollare mai, ogni minuto della propria formazione è importante. Il momento del successo arriverà”.