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«Il povero Piero» al Supercinema la pièce tratta dal romanzo di Achille Campanile

È previsto per il prossimo 9 gennaio, al Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia, il debutto della programmazione 2020 di Jukà eventi, l’agenzia nata nel 2002 e che si occupa di animazione, allestimento di eventi, produzione e distribuzione di spettacoli teatrali con i quali ha partecipato e vinto diversi festival su tutto il territorio nazionale.

Sulle tavole del palcoscenico stabiese sarà portata la pièce intitolata «Il povero Piero», tratta dal romanzo di Achille Campanile, scrittore, giornalista e drammaturgo italiano, ricordato per il suo modo unico di giocare con le parole e per la vicinanza con il teatro dell’assurdo di Ionesco.

Nell’opera le vicende dei personaggi si dipanano intorno alla morte (in realtà solo apparente) del povero Piero, dando vita ad una serie di esilaranti equivoci propri del teatro dell’assurdo. In scena 15 attori e, con una scelta registica coraggiosa e innovativa per quanto riguarda il testo in questione, anche 5 musicisti che saranno chiamati ad interagire, di volta in volta con i vari personaggi creando movimenti di scena divertenti. Il Maestro Salvatore Torregrossa, capitano de La Povero Piero Band, per l’occasione ha composto musiche e arrangiamenti originali ed una sorpresa finale in collaborazione con uno degli attori protagonisti

La comicità surreale, talvolta cinica e tagliente di questo autore è una vera eccezione nel panorama della letteratura italiana del novecento.

Il Povero Piero sviluppa tra equivoci e situazioni surreali un tema centrale nella prosa e nella drammaturgia di ogni tempo, cioè quello della morte, ma la particolarità di questo testo sta proprio nel fatto che per quanto serio e drammatico sia l’argomento, Campanile con il suo linguaggio e con le sue trovate riesce a dare una lettura inusuale della morte che in realtà, come lui stesso dice, è un dramma che appartiene ai vivi e non a chi ci lascia.

Egli ci mostra come si affronta la morte e come i punti di vista e il dolore possano cambiare a seconda delle situazioni, del ceto sociale e dell’appartenenza al defunto. Spesso si rimane basiti per le improvvise e premature scomparse di chi ci circonda, ma il nostro atteggiamento di meraviglia in realtà è un paradosso. Non dovremmo meravigliarci della morte, ma piuttosto dell’eventualità contraria e cioè che non si debba mai morire, ma ad oggi un caso simile non si è mai verificato.

Il povero Piero è uno spettacolo che sviluppa un tema che appartiene a tutti e allo stesso tempo ci fa riflettere su come e quanto ci si faccia troppo spesso condizionare dalle situazioni sociali e ambientali che viviamo e su quanto queste possono influire sulla natura umana.

Un tema universale e raramente sviluppato e letto con ironia, ed è proprio l’ironia la giusta chiave che ci ha fatto decidere di proporlo anche ai più giovani, in un tempo in cui è d’obbligo, per famiglie ed educatori, interrogarsi su come e quanto si sia trasformato il valore fondamentale del nostro essere umani: il rispetto della vita e della morte.

Le note di regia sono riprese da un allestimento del compianto regista teatrale Alfonso Guadagni.

Gli attori dello spettacolo sono: Giulia Conte, Sandro Fedeli, Lello Muollo, Pino Palmieri, Cira Conte, Alessandro Langellotti, Benito Previtera, Martina Amato, Gaetano Aiello, Giusy Somma, Tonino Scala, Giuliana Mura, Teresa Buonaiuto, Roberto Fiorentino.

Jukà eventi, il gruppo teatrale che a partire dal prossimo 9 gennaio porterà in scena «Il povero Piero» di Campanile.

Orchestra, diretta dal M° Salvatore Torregrossa: Nico Sommese, Gianfranco Campagnoli, Antonello Buonocore, Leonardo De Lorenzo, voce: Rosalba Alfano

Il costo del biglietto è di € 10, con la prevendita già iniziata da diversi giorni.

 

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