Con una durissima dichiarazione i consiglieri Lino Donato e Imma Veneruso di Amministrare Volla sbattono la porta e abbandonano la barca amministrativa timonata da Pasquale Di Marzo, invitando l’assessore Luigi Giliberti, loro espressione in giunta a rimettere le deleghe. Cosa confermataci dall’assessore che ci ha confermato anche di aver già dato le dimissioni.

“E da mesi – affermano Donato e Veneruso – che il sindaco tiene in ostaggio la maggioranza promettendo rimodulazioni di giunta e minacciando azzeramenti mai realizzati.

Forse giova ricordare che è grazie al lavoro dei consiglieri comunali che gli è stato consentito di sedere sullo scranno di primo cittadino.

Crediamo sia il risibile tentativo di voler mascherare le sue défaillance nell’indirizzo amministrativo (vedi perdita capofila Ambito). Proprio lui che fu incapace anche di spendere i fondi per la sostituzione dei pali dell’illuminazione!”

Solo pochi giorni fa i rappresentanti di Amministrare Volla si erano detti sicuri che Di Marzo non sarebbe venuto meno alla parola data e dato che non ci sarebbe stato alcun azzeramento dell’esecutivo cittadino, smentivano “qualsiasi guerra al Sindaco di Marzo” in seguito ad una decisione che non sarebbe arrivata. E invece il primo cittadino sembra abbia deciso di cambiare squadra e allora le dimissioni di Giliberti, che anticipano il decreto del sindaco e l’attacco a Di Marzo da parte dei consiglieri.

L’assessore dimissionario Luigi Giliberti

“Se altri, pur criticando, sono disposti a subire uno stile di guida francamente inconcludente, noi non siamo disponibili. Per quanto ci riguarda non è più possibile riconfermare fiducia al Sindaco. Non parteciperemo a quello che si profila come un nuovo mercato per l’assegnazione di un posto in giunta.

Invitiamo pertanto l’Assessore Giliberti a rassegnare le proprie dimissioni. Andremo avanti con la consapevolezza che la comunità si può servire anche dall’opposizione”.

Al momento quindi i numeri dicono che l’amministrazione Di Marzo resta in sella ma con numeri estremamente risicati.

Ivan di Napoli

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