Il derby campano di A2 si decide all’over time e va alla Ge. Vi. Napoli

"Dispiace perdere così, ma restiamo fiduciosi e cerchiamo di migliorare le nostre cose, lavorando sodo in palestra"

Serve un tempo supplementare per decidere la vincitrice del derby campano di serie A2 tra Ge. Vi. Napoli e Givova Scafati. Dinanzi alle telecamere di Sportitalia in diretta televisiva, ha avuto la meglio il sodalizio partenopeo, che ha avuto il merito di averci creduto sempre, fino in fondo, trovando nel finale risorse importanti da Sherrod e soprattutto Monaldi. Qualche errore di troppo e qualche palla persa nei momenti topici dell’incontro ha pesato come un macigno sul risultato finale di una sfida tesa e nervosa, nella quale si sono sentite parecchio anche le defezioni dello statunitense Roderick tra i locali e di Ammannato tra gli ospiti. Peccato solo per un arbitraggio mostratosi ancora una volta non all’altezza della sfida, il cui metro, così come era già accaduto precedentemente a Trapani, si è mostrato tutt’altro che equo nel corso dei 40’.

LA PARTITA

Polveri bagnate in avvio di gara per entrambi i quintetti. Diversi errori tengono basso il punteggio (5-4 al 5’). La grande tensione ed il nervosismo tra le contendenti rendono spezzettato il gioco, tutt’altro che fluido e spettacolare (bene Chessa da una parte ePortannese dall’altra). Il risultato si mantiene equilibrato, nonostante la girandola dei cambi effettuata da entrambi i tecnici, che provano a tenere sulla corda tutti gli uomini a propria disposizione (13-13 al 8’). Le ultime azioni del periodo sono però di marca partenopea, con Sandri, Spizzichini e Monaldi che realizzano i canestri del 20-13 alla prima sirena.

L’andazzo della sfida si inverte subito in avvio di secondo quarto: la Givova gioca di squadra, difende con intensità e lotta con gagliardia su ogni possesso. Di talché, realizzando un parziale di 0-7, la sfida ritorna sui binari dell’equilibrio (22-20 al 14’). Il buon lavoro di Spizzichini e Sherrod sotto le plance non è sufficiente a tenere la Ge. Vi. avanti nel punteggio: Rossato è infatti l’autore del canestro del sorpasso scafatese al 19’ (28-29). La buona difesa e la selezione oculata delle soluzioni offensive premia i gialloblù, che raggiungono l’intervallo avanti 28-31.

Pochi minuti della ripresa e, grazie ai centri dalla lunga distanza di un Chessa particolarmente ispirato, il punteggio torna in perfetta parità (33-33 al 24’). Il folletto Frazier prende per mano i compagni, diventa realizzatore ed ispiratore di canestri per Stephens che valgono il +7 al 27’ (35-42). Napoli non molla la presa e resta alle calcagna dell’avversario, tenendo viva la contesa, ma chiudendo comunque sotto il 42-46 il terzo quarto.

E’ Tommasini la mente del gioco scafatese, che consente agli ospiti di tenere un discreto margine di vantaggio (44-51 al 33’), almeno fino a quando non sale in cattedra Monaldi: due sue triple, unite ad altrettanti canestri da sotto di Sherrod, annullano il divario (54-54 al 35’). Sale l’intensità ed il ritmo, i due quintetti mettono in campo agonismo e fisicità, con quello di casa che lotta fino a ritrovare il vantaggio (58-57 al 36’). La sfida scorre equilibrata, ma a 36’’ dal termine Frazier perde palla e commette fallo antisportivo, poi fallisce l’occasione finale, con la sfida che va all’over time (63-63).

I primi canestri arrivano tutti dalla lunetta e sono di marca viaggiante (63-66 al 42’). Seguono poi i centri di Monaldi e Sherrod, con il primo autentico trascinatore, in grado da solo di condurre Napoli avanti 71-66 al 44’. Il margine di distacco è ormai incolmabile e la Ge. Vi. Napoli si impone 75-68.

LE DICHIARAZIONI

Dichiarazione di coach Giovanni Perdichizzi: «Il derby è una partita particolare, in cui l’agonismo e la voglia di vincere la fa da padrone e si decide su piccoli episodi. Stavolta, così come a Trapani, ho però avuto la sensazione che gli episodi non siano stati decisi né da noi, né tanto meno dagli avversari. I video degli ultimi possessi di Frazier andrebbero fatti rivedere negli stage arbitrali. Giocare fuori casa non deve significare non essere tutelati. Vorremmo giocarcela alla pari.

Non sono stati fischiati falli in penetrazione, mentre sono poi stati invece fischiati falli lontani dalla palla, in uscita dai blocchi, come è accaduto con Monaldi. Si fa fatica ad interpretare il metro arbitrale. Il nostro lungo, che gioca molto in avvicinamento a canestro, ad esempio, stasera non ha tirato un solo libero. Napoli ha giocato una partita di grande intensità ed energia senza Roderick.

Sapevamo che l’avrebbero messa sull’agonismo, sulla bagarre e sulla difesa, ma siamo stati ingenui in alcune situazioni a non chiudere la partita, pagando a caro prezzo gli ultimi possessi finali.

Torniamo in palestra a lavorare con fiducia, ripartendo dalla buona difesa di stasera, nel secondo quarto in particolare e nel terzo pure. Dispiace perdere così, ma restiamo fiduciosi e cerchiamo di migliorare le nostre cose, lavorando sodo in palestra».

I TABELLINI

GE.VI. NAPOLI      75

GIVOVA SCAFATI 68

 

GE.VI. NAPOLI: Tolino n. e., Guarino, Mastellari 12, Erkmaa 2, Klacar n. e., Chessa 14, Dincic n. e., Sandri 4, Monaldi 17, Spizzichini 8, Sherrod 18, Milani. ALLENATORE: Parente Daniele. ASS. ALLENATORE: Canella Fabrizio.

GIVOVA SCAFATI: Markovic n. e., Portannese 8, Tommasini 13, Crow, Spera n. e., Lupusor 10, Rossato 7, Fall 2, Stephens 16, Frazier 12. ALLENATORE: Perdichizzi Giovanni. ASS. ALLENATORE: Luise Sergio.

ARBITRI: Bartoli Enrico di Trieste, Rudellat Marco di Nuoro e Yang Yao Daniele di Vigasio (Vr).

NOTE: Parziali: 20-13; 8-18; 14-15; 12-5. Tiri dal campo: Napoli 28/64 (43,8%); Scafati 23/63 (36,5%). Tiri da due: Napoli 20/33 (60,6%); Scafati 19/39 (48,7%). Tiri da tre: Napoli 8/31 (25,8%); Scafati 4/24 (16,7%). Tiri liberi: Napoli 11/14 (78,6%); Scafati 18/26 (69,2%). Falli: Napoli 21; Scafati 17. Usciti per cinque falli: Chessa. Rimbalzi: Napoli 44 (34 dif.; 10 off.); Scafati 38 (27 dif.; 11 off.). Palle recuperate: Napoli 10; Scafati 12. Palle perse: Napoli 19; Scafati 16. Assist: Napoli 14; Scafati 12. Stoppate: Napoli 2; Scafati 2.

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