Non c’è verso di raddrizzare questa stagione. Quando sembra di aver toccato il fondo, si resta stupiti notando che si può ancora scavare. All’Olimpico il Napoli esce battuto 1-0 contro la Lazio per un errore imperdonabile di Ospina e subisce la settima sconfitta stagionale (terza in quattro partite per Gattuso). Il girone d’andata degli azzurri si conclude con un incredibile e impronosticabile nono posto. Classifica che può anche peggiorare nel caso di risultati positivi di Bologna e Verona domani.
Eppure il Napoli oggi ha disputato una buona gara al cospetto della terza forza della Serie A. Il primo tempo si è giocato a ritmi blandi da parte di entrambe le squadre. Nella ripresa gli azzurri sono notevolmente cresciuti e hanno messo in serie difficoltà gli avversari. Ottimo fraseggio e buona spinta hanno caratterizzato il secondo tempo partenopeo. Ma all’ottantesimo è arrivata la frittata: Ospina, fino a quel momento autore di una bella partita, tenta un dribbling su Immobile, che gli ruba palla e tira verso lo specchio, trovando la deviazione di Di Lorenzo che insacca nella sua porta. Ancora una volta il gol della sconfitta è arrivato per errore individuale, come accaduto contro Parma e Inter nelle ultime gare.
Black out mentali difficili da comprendere
Gattuso potrà ritenersi abbastanza soddisfatto per l’interpretazione della gara dei suoi uomini, ma dovrà tentare di porre rimedio ai cali di attenzione sanguinosi di cui i giocatori del Napoli si rendono protagonisti, dei black out mentali difficili da comprendere.
Come contro l’Inter, ancora una volta buona prova per i terzini. Sia Mario Rui che soprattutto Hysaj hanno disputato un match accorto e preciso, facendo quasi sempre la scelta giusta per far ripartire l’azione azzurra e spingendo sulla fascia per permettere le sovrapposizioni esterne. Però entrambi i giocatori, come noto, hanno evidenti limiti fisici (Rui) e tecnici (Hysaj) ed è necessario che ci sia un ricambio. E’ necessario che Di Lorenzo ritorni sull’esterno, dove esprime al massimo il suo potenziale, è necessario che arrivi un terzino sinistro di livello, vista l’ormai sparizione dai radar di Ghoulam.
Promossi Insigne e Zielinski
Da promuovere anche la prova di Insigne, che mai come stavolta ha tentato di trascinare la squadra. Il capitano ha anche sfiorato per due volte la rete, ma ha trovato di fronte uno Strakosha che gli ha sbattuto la porta in faccia in entrambe le occasioni.
Per l’ennesima volta, la crescita del Napoli nella seconda frazione è coincisa con quella di Zielinski. Il centrocampista polacco, ectoplasmatico nei primi quarantacinque minuti, è salito per qualità e intensità dopo l’intervallo, cogliendo anche un palo dopo un’ottima azione e un preciso tiro piazzato.
Bocciato Fabian Ruiz
Come facciamo ormai ad ogni post partita, dobbiamo ancora evidenziare la prova incolore e in certi tratti deleteria di Fabian Ruiz. Non riesce a interpretare il ruolo di regista, provando davvero pochissime volte ad imbastire delle trame offensive. Emblematiche le urla di Gattuso dalla panchina, che invitava con veemenza lo spagnolo a giocare più di prima invece di toccare troppe volte il pallone. Inoltre un paio di volte ha perso palla al limite dell’area, permettendo agli attaccanti laziali di essere pericolosi dalle parti di Ospina.
Il futuro è legato a Demme e Lobotka?
Il Napoli è una squadra che per lunghi segmenti del match gioca senza centrocampo. Il gioco azzurro è caratterizzato spesso da un lungo e inconcludente palleggio, con passaggi che vanno da una fascia all’altra, con tutti i difensori che toccano palla. Profili come Lobotka e Demme servono davvero come il pane. E’ necessario che in mezzo al campo ci sia un calciatore in grado di prendere il pallone dalla difesa, dettare i ritmi e creare le azioni. Il Napoli un tempo aveva Jorginho, poi quel ruolo lo aveva fatto suo Hamsik, in questo momento nella rosa azzurra un giocatore del genere non esiste. Immaginiamo che Gattuso non veda l’ora di poter utilizzare i due nuovi acquisti.
Salvatore Emmanuele Palumbo