Oggi 13 gennaio 2020 il “pirata” Marco Pantani avrebbe compito 50 anni. La sera del 14 febbraio 2004 il corpo di Marco Pantani è stato trovato senza vita nel residence Le Rose di Rimini. Oggi sono in molti a ricordare il corridore, tra cui il giornalista Marino Bartoletti.
“Sai Marco che più passa il tempo e più la gente capisce? – ha scritto su Facebook Marino Bartoletti – Sai Marco che è difficile ricordare uno sportivo, un campione, che negli ultimi cinquant’anni ci abbia dato tutte le emozioni che ci hai dato tu? Sai Marco che è pazzesco, specie durante il Giro d’Italia, toccare con mano l’amore che c’è sempre per te? Sai Marco che proprio non riesco a immaginarti a cinquant’anni? Sai Marco che le ultime volte che ci siamo incontrati ti ho visto soffrire così tanto che a volte quasi mi consola saperti finalmente riposare sereno? Sai Marco che mi manchi tanto? Buon compleanno amico mio”.
Pochi giorni fa in Commissione parlamentare Antimafia si è tornati a parlare del caso di Marco Pantani. Fabio Miradossa (che ha patteggiato una condanna per spaccio nella vicenda legata a Pantani) ha risposto al senatore Giovanni Endrizzi (M5s). “Marco l’ho conosciuto poco prima che morisse, di certo non mi è sembrato una persona che si voleva uccidere. – ha detto Miradossa – Marco è stato ucciso. Era perennemente alla ricerca della verità sui fatti di Madonna di Campiglio, ha sempre detto che non si era dopato. Qualcosa stava facendo per arrivare alla verità, questa è però una mia convinzione.
Il grande ciclista era in possesso di 20 mila euro in contanti che non sono mai stati trovati, lo so perché me li doveva portare. Poi ci sono dei prelievi fatti, io quei soldi però non li ho avuti e non sono stati trovati in camera. L’ho sempre detto al Pm, ‘cercate i soldi’, ma non sono mai stato creduto. Ho dovuto patteggiare, hanno creduto che i soldi li avessi presi io. Sono stato accusato di spaccio e omicidio colposo”.