Il pedagogista Daniele Novara con il suo libro “Organizzati e felici” parla della relazione con i figli e del legame emotivo come componente fisiologica.
L’opera di Novara, in vendita già dal 29 ottobre 2019, edita da Bur Rizzoli, mette in risalto la buona organizzazione come mezzo per orientarsi al meglio nelle relazioni all’interno del nucleo familiare.
L’autore mette a disposizione del pubblico l’esperienza vissuta nelle molteplici consulenze fatte ai genitori (circa più di 500 all’anno).
“Nella relazione con i figli il legame emotivo è una componente fisiologica. Ma quello che permette di educarli è una buona organizzazione”, afferma Novara.
Il libro può essere considerato uno strumento di supporto ai genitori per orientarsi al meglio con i propri figli, dalla gravidanza alla tarda adolescenza.
In un’intervista che viene riportata dal CPP (Istituto specializzato nei processi di apprendimento in situazioni di conflittualità) l’autore trasmette dei punti focus del suo libro: “…Un bambino è felice se viene trattato secondo la sua età, non da grande, oppure da infante, se non lo è”.
“Questo richiede da parte dei genitori lo sforzo di adattare le regole, come pure il modo in cui stabilirle, alle diverse età. Richiede quindi una sufficiente conoscenza delle diverse tappe evolutive, e la capacità di fissare dei punti fermi adeguati…”, aggiunge il fondatore e direttore del CPP (Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti).
L’autore mette inoltre in guardia dall’improvvisazione e dal fatto che si tende a seguire le mode: “…Sono tante le informazioni equivoche, dall’uso del lettone fino alla preadolescenza…all’allattamento prolungato senza indicare un’età limite”.
Nella stesura si parla anche di come fissare le regole educative, le quali dipendono dall’età, dalle abitudini dei bambini, dai “piccoli rituali” come le fiabe della buonanotte, la cena alla stessa ora, la preparazione per le cose per il giorno dopo, etc.
“Dalla preadolescenza, invece, le regole vanno negoziate”, fa sapere Novara.
“Io suggerisco – continua l’esperto – la tecnica del paletto: il genitore fissa un limite sulle varie questioni (gli orari, i soldi) e, allo stesso tempo, consente l’esercizio della libertà perché non entra nel merito di come il figlio spenderà i soldi o trascorrerà la serata”.
L’autore punta sul gioco di squadra tra i genitori accompagnandoli in tutte le tappe di crescita del bambino e pone l’attenzione sulle modalità comunicative.
“Invece di dire al ragazzino preadolescente, andrebbe detto”, chiarisce il pedagogista.
L’importante è la coesione tra la madre ed il padre, anche perché escludere uno dei due genitori dal suo ruolo rende labile l’efficacia educativa di entrambi. Essere uniti e coesi invece “fa sentire un bambino più sicuro”.
“Non siete amici dei vostri figli, e non siete i loro psicologi. Una famiglia felice è una famiglia che prima di tutto si sa organizzare nei ruoli, nei compiti educativi e nelle regole chiare” – Daniele Novara.
Andrea Ippolito