Guardo i numeri e penso a quanti punti abbiamo perso strada facendo, ma poi mi viene alla mente la gara giocata ieri col Marsala, da sempre avversario ostico, ma ieri non è pervenuto. Non che sia rimasto negli spogliatoi, ma per l’enorme gioco del Savoia che non ha permesso ai lilibetani di manovrare.
Quel centinaio di pazzi che, con ogni mezzo, si sono sobbarcati spese e 1700 km, hanno visto solo maglie bianche che con un’enorme mole di gioco, hanno letteralmente surclassato gli azzurri siciliani.
Ora si ricomincia a sognare in grande, anche se la distanza dai rosa è di 5 punti, ma non è per niente una ragione per cedere le armi, anzi c’è solo da continuare su questa strada per arrivare dove si deve. Di certo l’avversario che precede, gode del favore dei pronostici e mi fermo qui, ma a mio stretto parere, chi gioca bene, non può perdere e questo Savoia ha tutte le frecce al proprio arco per colpire chiunque.
Ovviamente, chi se l’aspettava di trovare una città capoluogo di una regione come avversaria, ma ormai la gestione del calcio parla in tal maniera e la società di patron Mazzamauro s’è mossa in modo da poter lottare sino all’ultimo minuto di questo campionato. Qualcuno può dire che con tutti gli attaccanti che abbiamo, segnano centrocampisti e difensori, e questo è un male? Il calcio è bello per questo, ognuno la vede in modo diverso, ma la sostanza è sempre la stessa, ovvero Mister Parlato ha modellato un gruppo a sua immagine, cioè vincente e sta ottenendo le risposte al suo tipo di gioco, a volte lo varia, passando da uno schema all’altro, ma ciò gli serve per ottenere sempre i tre punti…
Stai proprio parlanno comme a ‘nu giurnalisto, ma nun fa niente abbasta ca vincimmo e ‘u vuò ricere ca avimma menato sotto ‘u Marsala cu dui bicchirini ‘i Osuji e Chironi?
Per favore, fammi scrivere ciò che penso e poi aspettiamo la Cittanovese al Giraud, l’unica che ingiustamente ci ha fatto perdere una partita.
Ernesto Limito