“Un nodo bianco” è il titolo della conferenza in programma giovedì 30 gennaio alle ore 10.00 presso il Centro Polifunzionale Mons. Andrea Gallo alla quale parteciperanno gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “S. Di Giacomo – E. De Nicola” e le classi prime della secondaria di secondo grado dell’Istituto Alberghiero “R. Viviani” di Agerola.
L’incontro-dibattito, organizzato dagli istituti scolastici in collaborazione con il Comune di Agerola e Uniscentia, verterà sugli eventi della Seconda Guerra Mondiale con particolare riferimento alla tragedia della Shoah. Previsto l’intervento di esperti che stimoleranno la riflessione anche attraverso l’utilizzo di documenti storici e di proiezioni.
«Oggi riscontriamo enormi difficoltà a spiegare ai più giovani la crudeltà e la barbarie che ha generato tanta violenza ed odio. Sentimenti che rischiano di ripresentarsi in forme diverse pur con lo stesso denominatore. L’indifferenza e la mancanza di memoria sono spie di un pericolo da non sottovalutare» dice il sindaco di Agerola Luca Mascolo.
«I nostri ragazzi – aggiunge l’assessore alla Pubblica Istruzione Regina Milo – hanno bisogno di conoscere la tragedia della Shoah e di riflettere sul perché di tanta intolleranza. Incontri del genere sono indispensabili per tenere accesa la fiamma della memoria. Credo sia indispensabile trasmettere il seme della conoscenza per evitare che simili tragedie si ripetano».
«Conoscere e ricordare aiuterà i più giovani a comprendere meglio le ramificazioni del pregiudizio e del razzismo che mettono a repentaglio la pacifica convivenza tra etnie, culture e religioni differenti. Ricordare la tragedia della Shoah, non come sterile celebrazione ma come tragedia che si può ripresentare in qualsiasi istante, aiuterà la maturazione di un’etica della responsabilità individuale e collettiva per l’esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole» chiude il dirigente scolastico Michele Manzi.
Al termine della conferenza gli alunni dell’Istituto Comprensivo “S. Di Giacomo – E. De Nicola” e dell’Istituto Alberghiero “R. Viviani” formeranno una catena simbolica della memoria con nodi di stoffa bianca.