“La vita ogni tanto ti dà un inciampo. Odio non c’è mai stato, c’è stata una sgretolatura. Siamo partiti in quattro e dovevamo arrivare in quattro. Eccoci qua”, hanno detto i Ricchi e Poveri.
“Stasera andiamo su un palco che ci ha dato successo a riproporre le nostre canzoni. – hanno continuato – Canteremo Sarà perché ti amo, La prima cosa bella, Mamma Maria e poi c’è una sorpresa. Fabrizio De André? Ci ha visto in un locale a Genova e ci ha invitato a casa sua, ci siamo messi a suonare e a cantare. Ci ha portati a Milano in un’etichetta discografica che ci rifiutò.
Nella seconda visita a Milano abbiamo invece incontrato Franco Califano: lì è stato determinante. Ricchi di spirito ma poveri di tasca, ci disse, perché ci sentivamo in imbarazzo ad accettare sempre i suoi inviti a cena e ci inventavamo inviti dai parenti”.
Parte quindi dal tempio della musica italiana il progetto speciale realizzato da Danilo Mancuso. I Ricchi e Poveri presentano il loro primo brano L’ultimo amore (1968) in una nuova versione inedita.