“Ci son cascato di nuovo” ha cantato Achille Lauro sul palco dell’Ariston. Non c’è frase migliore per descrivere il Napoli di questa domenica pomeriggio. Gli azzurri al San Paolo incappano nuovamente in una sconfitta contro una squadra sulla carta inferiore (il Lecce) e vede di nuovo allontanarsi i posti utili per la qualificazione alle coppe europee. 2-3 il risultato finale.

Dominio nel primo tempo, ma a passare è il Lecce

Napoli padrone totale del campo nel primo tempo, ma la scarsa cattiveria sotto porta non ha permesso agli azzurri di portarsi in vantaggio. E il Lecce alla prima occasione ne ha approfittato, con la rete di Lapadula siglata sulla respinta corta di Ospina. L’attaccante è stato lasciato colpevolmente da solo nell’area piccola, con Koulibaly e Mario Rui completamente immobili sulla parata del proprio portiere.

Pareggio di Milik, ma dura poco

Nella seconda frazione, complice l’ingresso di Mertens al posto dello spaesato Lobotka, è arrivato subito il pareggio con Milik che ha spinto in porta un ottimo passaggio del belga. Il tentativo di ribaltare il risultato è stato vanificato dal nuovo vantaggio dei pugliesi: la girata di testa di Lapadula, che ha potuto colpire indisturbato al centro dell’area di rigore, ha riportato il Lecce avanti.

Netto rigore negato, poi grande punizione di Mancosu e l’inutile rete di Callejon

Il Napoli ha ricominciato a spingere alla ricerca del gol ed ha dell’incredibile cosa è successo a Milik in area durante un’azione offensiva. Il polacco subisce un netto fallo da rigore, ma l’arbitro Giua vede una simulazione del polacco: cartellino giallo e dalla stanza VAR danno il benestare senza intervenire. Poco dopo il colpo del ko con la splendida punizione di Mancosu. A nulla è servita la bella rovesciata di Callejon per il definitivo 2-3. Le ultime sortite azzurre non hanno regalato il pareggio alla squadra di Gattuso.

Koulibaly disastroso, Insigne scialbo

Tutti attendevano il ritorno di Koulibaly, ma nessuno si aspettava questo tipo di prestazione. Il difensore senegalese era sempre in ritardo su ogni intervento, è stato protagonista in negativo del vantaggio leccese ed è sembrato completamente fuori dalla gara. Insufficiente anche la prova di Insigne, che ha divorato due ottime occasioni (una per tempo) e non è riuscito a trascinare i suoi come invece ha fatto nelle ultime gare.

Si torna alla realtà: il Napoli non è guarito

Tutto da rifare quindi per Gattuso. Il Napoli di questa domenica è ora ripiombato all’undicesimo posto. Il sesto posto è a cinque punti, mentre la zona Champions a dodici lunghezze. Le due vittorie contro big come Lazio e Juventus e la prova di carattere contro la Sampdoria avevano illuso che il Napoli fosse guarito e tornato parzialmente ai fasti di un tempo. Adesso invece si ritorna alla triste realtà, bisogna ricostruire tutto ancora una volta.

Salvatore Emmanuele Palumbo

 

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