Festival di Sanremo 2020, le pagelle de il Gazzettino vesuviano: serata dell’8 febbraio

Il Gazzettino vesuviano segue dalla sala stampa del Teatro Ariston tutta la manifestazione canora di Sanremo 2020, in onda su Rai1 dal 4 all'8 febbraio 2020

festival di sanremo 2020 8 febbraio 2020A trionfare è stato Diodato, ma è stata una finale lunga e combattuta quella del Festival di Sanremo 2020.

I big in gara si sono contesi a colpi di note la vittoria di questa 70esima edizione della kermesse.

Il Gazzettino vesuviano ha seguito dalla sala stampa del Teatro Ariston tutta la manifestazione canora di Sanremo 2020, in onda su Rai1 dal 4 all’8 febbraio 2020.

Ecco le impressioni e le pagelle dei nostri inviati, artista per artista (i Campioni) per la serata dell’8 febbraio 2020. I voti sono da intendersi in una scala da 1 a 10.

Festival di Sanremo 2020: la diretta e le pagelle

Michele Zarrillo – Nell’estasi e nel fango (Voto 5,5): Niente da fare, avevamo dato fiducia a Michele dandogli il beneficio del dubbio di aver cantato a notte fonda cappuccino alla mano, ma evidentemente questo non è il Festival di Zarrillo. Ciao Michele, riprovaci.

Elodie – Andromeda (Voto 6,5): Belle speranze per Elodie, che forse questa sera forza un pochino. Passa da alti a bassi e si prende la scena. Il brano entra sempre più man mano che lo si ascolta. La prima sera pareva una canzone un po’ confusa e complicata. Adesso la si rimanderebbe ogni dieci minuti.

Enrico Nigiotti – Baciami adesso (Voto 4,5): Ormai il brano è quello, Nigiotti è quello: insomma voi dite “Ma che doveva fare?”. Pensarci bene prima di scrivere e sorridere e ridere un po’ di più. Stasera la musica lo sovrasta pure, avrà fatto le ore piccole.

Irene Grandi – Finalmente io (Voto 4,5): Anche lei sottotono ma di tanto rispetto a prove e prima puntata. Peccato, davvero, con la Irene giusta poteva essere la canzone giusta. Doveva essere la canzone del ritorno in grande stile, ha gettato un po’ di cose alle ortiche.

Alberto Urso – Il sole ad est (Voto 4,5): Alberto questa sera si sarà fatto venire pure qualche mal di pancia. Urla e non sappiamo perché. Ci stiamo un po’ guardando in faccia alla ricerca di spiegazioni, ma pare nessuno ne abbia.

Diodato – Fai rumore (Voto 7): Sera dopo sera Diodato ha imparato a farsi conoscere e senza cappelli strani, piume o simboli nazionalpopolari da quattro soldi. Questo ragazzo è voce, musica ed arte e dovrebbe essere il simbolo di questo Sanremo 2020, piuttosto.

Marco Masini – Il confronto (Voto 4,5): Marco, non sappiamo cosa dirti. Un po’ ti amiamo anche noi, ma non basta. Volevamo sentirti ad un orario più decente e lo abbiamo fatto. Va bene così, eri quasi meglio a notte fonda.

Piero Pelù – Gigante (Voto 6,5): Non sappiamo come finirà ma Piero con la sua energia e la sua potenza è uno di quelli che ha veramente onorato questo Festival di Sanremo 2020. Non ha mai deluso le aspettative, Cuore matto compreso. Siam sicuri si sia divertito: a noi ci ha fatto divertire sicuro.

Levante – Tikibombom (Voto 6,5): Fino a questo momento una delle migliori esibizioni di questa sera. Levante ha deciso di lasciarci un suo ottimo ricordo di questo Sanremo 2020. Se avesse tirato fuori queste carte già alla prima, le classifiche l’avrebbero certamente premiata.

Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr (Voto 7): I Pinguini vestiti da pinguini sono woooooo-wooooo. Chiudono con una bella esibizione divertente e di gran classe un Festival che comunque andrà a finire resterà nella storia. Alzano pure l’Ariston intero in piedi: canta pure Mara.

Achille Lauro – Me ne frego (Voto 7): Vabbé. Achille a parte tutto. Tutto. Lancia messaggi importanti. Troppo importanti. E’ uno degli assoluti protagonisti del Festival. In tanti dovrebbero quantomeno raggiungerne l’originalità, l’energia e tutto quello che dà e darà allo spettacolo, e non solo alla musica.

Junior Cally – No grazie (Voto 5,5): Però una cosa è certa: Antonio Signore ci ha provato a convincerci, non è arrivato al Festival “tanto per” o solo per alimentare polemiche. C’è ancora tanta strada da fare, anche nel rap.

Raphael Gualazzi – Carioca (Voto 6,5): L’unico problema, perché non riusciamo a trovarne altri, è forse che quella di Raphael non è la canzone “tipica” di Sanremo. State certi che sulle spiagge ed in qualsiasi altro luogo ci scateneremo al ritmo di Gualazzi. Bravo Raphael, bravissimo.

Tosca – Ho amato tutto (Voto 7): Tosca ci ha convinto della bontà e della grandezza della sua esibizione ora dopo ora trascorsa in sala stampa ad ascoltare e riascoltare tutto. Alla fine, l’abbiamo amata ed adesso vorremmo per lei qualche riconoscimento più che dovuto.

Francesco Gabbani – Viceversa (Voto 6): Esagera un po’, forse troppo sicuro di sé oppure sa di dover recuperare in classifica. Fa una scommessa pericolosa con il pubblico.

Rita Pavone – Niente (Resiienza ’74) (Voto 6): Anche per Rita la sua migliore esibizione. La posizione in classifica deve averla fatta incazzare ed ha deciso di mostrare a tutti il perché nessuno l’ha mai spezzata e probabilmente perché nessuno mai ci riuscirà.

Le Vibrazioni – Dov’è (Voto 6): Sarcina canta bene, il gruppo lo accompagna e tutto va come deve andare. Le Vibrazioni sono in classifica dove devono essere. Se la giocheranno eccome.

Anastasio – Rosso di rabbia (Voto 5): Guarda, Anastasio, stasera manco ti abbiamo capito. Ogni tanto sentivamo qualcosa tipo “bomba ad orologeria” e “sprecarla”. Poi boh, il ritornello c’è pure, ma continua a studiare, su. Basta sprecare rabbia.

Riki – Lo sappiamo entrambi (Voto 6): Senza pressioni, probabilmente, senza troppo caos attorno a lui, è riuscito a concentrarsi meglio. Ha dato il meglio e crediamo si sia addirittura divertito stasera, a differenza delle altre, quando i fan club lo assediavano.

Giordana Angi – Come mia madre (Voto 5,5): la storia che racconta ci appassiona, ma al terzo ascolto il pezzo di Giordana già stanca. È un buon brano, da ascoltare un paio di volte al mese.

Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso (Voto 6): Come Giordana, Paolo ha un buon brano nemmeno facile da portare avanti sul palco, però stanca presto presto. Discreta esibizione questa sera, porta quella freschezza di cui la musica ha bisogno.

Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare) (Voto 6): Oooops. Vabbè, a parte quello…Elettra riesce a far ballare pure la sala stampa, che dopo una combo-camomilla ha bisogno di Musica e caffeina. Diventa più sicura di sé, non le trema più il microfono. Bene Elettra, continua a farci sognare.

Rancore – Eden (Voto 6,5): Rancore decide di giocarsi il tutto per tutto, sa di essere in forma e di avere un gran pezzo. È in corsa, vediamo.



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