Il Comune di Pimonte ha deciso di cambiare il bando dei rifiuti, approfondendo le richieste dei sindacati sul numero degli operatori ecologici previsti nel nuovo capitolato d’appalto. Il tutto, al fine di garantire i livelli occupazionali. L’argomento riguarda i 10 posti previsti dal nuovo bando, ritenuti non sufficienti rispetto ai 13 previsti dalla pianta organica. La decisione è stata presa nel corso di un vertice, tra le varie parti in causa, svoltosi al Comune. All’incontro erano presenti il sindaco Michele Palummo, il vicesindaco Gennaro Somma, Annamaria Donnarumma (responsabile dell’area servizi comunali), Gioacchino Gargiulo (consulente bando di gara), Fabio Foresta (Cgil), Enrico Balestrieri (rappresentante lavoratori) e Rosario Apreda (rappresentante della ditta Balestrieri Appalti).
Un incontro che è stato chiesto espressamente dalle organizzazioni sindacali di categoria, al fine di fare chiarezza su bando. “Alla lettura del disciplinare di gara – ha affermato Foresta – abbiamo notato delle incongruenze tra il numero di unità lavorative previste dal nuovo disciplinare, che prevede l’impiego di 10 lavoratori, e quello risultante in pianta organica di 13 lavoratori”. L’azienda aggiudicataria del bando ha invece confermato i contenuti dell’ultima comunicazione acquisita dall’Ente lo scorso 29 gennaio, mentre il Comune, nel prendere atto delle dichiarazioni del delegato Cgil Foresta, si è riservato di approfondire la questione. Come primo passo, è stato inviato il verbale della seduta di ieri, attraverso pec, alla sede legale dell’impresa Balestrieri.
Nei giorni scorsi la segreteria provinciale della Cgil aveva segnalato come “quest’incongruenza – afferma Maria Manocchio, responsabile provinciale del sindacato – sta producendo forti preoccupazioni tra i lavoratori del cantiere di Pimonte e alla stessa Cgil. Al fine di approfondire la questione, ricercando tutte le possibili soluzioni al problema che si verificherà sicuramente in occasione del prossimo affidamento, abbiamo chiesto un incontro urgente, anche con il coinvolgimento della società attualmente affidataria del servizio”.