Usura ed estorsione, blitz dei carabinieri a Cercola e Chiavari: arrestati i vertici del clan Rinaldi

Le indagini, delegate alla Tenenza carabinieri di Cercola, hanno avuto inizio nel mese di ottobre 2019, a seguito di denuncia sporta da un imprenditore Pollena Trocchia

Nelle prime ore del 6 febbraio 2020, in Napoli e Chiavari (GE), i militari della Tenenza Carabinieri di Cercola e della Compagnia di Chiavari (GE) hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura distrettuale antimafia di Napoli a carico di quattro soggetti affiliati al clan Rinaldi, operante in Napoli nella zona San Giovanni a Teduccio.

A seguito del provvedimento di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Il GIP presso il Tribunale di Napoli ed il GIP presso il Tribunale di Genova hanno emesso nei giorni scorsi ordinanze di applicazione di misure cautelari e coercitive (tre di custodia cautelare in carcere ed uno di divieto di dimora nella provincia di Napoli) a carico dei quattro soggetti, tratti in arresto in Napoli, quartiere San Giovanni a Teduccio, ed in Liguria, nel comune di Chiavari (GE).

I reati contestati, e per i quali i giudici hanno ritenuto la gravità indiziaria, sono quelli di usura, estorsione e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso. Le indagini, delegate alla Tenenza carabinieri di Cercola, hanno avuto inizio nel mese di ottobre 2019, a seguito di denuncia sporta da un imprenditore Pollena Trocchia, ed hanno consentito di accertare l’esistenza di un prestito di euro 40.000,00 contratto nel mese di settembre 2018, con tasso usuraio del 30% annuo, successivamente rinnovato a condizioni ancora più gravose per la vittima.

E’ emerso, altresì, che gli indagati hanno posto in essere minacce ed intimidazioni non solo nei confronti della vittima ma anche dei congiunti della stessa, al fine di indurla ad adempiere al debito usurario in corso.

Fra i soggetti tratti in arresto vi sono RINALDI Rita e RINALDI Francesco, figli del capo clan RINALDI Antonio detto O’ GIALLO, deceduto alla fine degli anni 1990 nel corso di un agguato di camorra nell’ambito della faida con il clan MAZZARELLA, nonché nipoti dell’attuale capoclan Rinaldi Ciro, detto mauè.

I destinatari delle misure sono:
– RINALDI Francesco, nato a Napoli il 23.09.1987 (custodia cautelare in carcere);
– RINALDI Rita, nata a Napoli il 07.07.1983 (custodia cautelare in carcere);
– TIBELLO Salvatore, nato a Napoli il 08.07.1981 (custodia cautelare in carcere);
– STRIANO Luigi, nato a Napoli il 05.11.1994 (obbligo di dimora).



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