“Abbiamo sempre svolto il nostro lavoro con dedizione e sacrificio per la società CIL Srl e quindi per Parmalat Spa – scrivono i dipendenti e gli agenti di commercio in una nota stampa – Siamo in 32, abbiamo una famiglia, e dopo anni di duro lavoro ci troviamo in una condizione di rischio. Un rischio che riteniamo assolutamente ingiustificato dato che abbiamo quotidianamente svolto il nostro servizio nel rispetto dell’ azienda, che, attraverso le persone che l’hanno amministrata, ci ha sempre impartito tra le regole quelle del rispetto dei nostri clienti, rispetto massimo dei nostri concorrenti, impegnarsi duramente nel rispettare l’esclusività dei prodotti che negli anni abbiamo venduto, attaccamento e dedizione al brand Parmalat di cui ci siamo sempre considerati parte integrante della sua grande famiglia.
Mai e poi mai i nostri sacrifici e il nostro costante impegno potrà essere messo in dubbio da fatti, estranei e al vaglio, e talvolta illazioni senza fondamento, che in alcun modo e mai e poi mai hanno condizionato la nostra attività lavorativa. Per questo ed altro – conclude la nota – chiediamo che venga posta attenzione sul grave disagio che potrebbe essere provocato a noi e alle nostre famiglie dal rischio di poter perdere il proprio posto di lavoro conquistato negli anni con dedizione lavorando 320 giorni all’anno di notte e di giorno”.