Addio a Franco Del Prete, lo storico batterista, autore dei gruppi “The Showman” e “Napoli Centrale”, ci ha lasciato.
L’artista, vicinissimo al rhythm & blues, ha suonato e scritto inoltre per artisti come Gino Paoli, Eduardo De Crescenzo, Sal Da Vinci, Peppino Di Capri, Sud Express, Enzo Gragnianiello ed altri.
Del Prete muove i suoi primi passi a Frattamaggiore, il suo paese, attraverso la conoscenza di un fisarmonicista con il quale suonava. Durante la prima serata di musica insieme lo strumentista lo allontanò fuori dal locale dove avrebbero dovuto suonare. L’artista preferiva uno stile rock n’roll, mentre Del Prete, essendo piccolo d’età, non era ancora in grado si suonarlo.
Il batterista era molto amico di James Senese, con il quale ha trascorso oltre 40 anni di vita e che lui stesso ha definito: “Una delle amicizie più forti della mia vita”.
The Showman
Il primo incontro tra i due, Del Prete-Senese, fu all’inizio degli anni ’60 all’interno della piccola casa del batterista, che a quel tempo viveva con la madre.
Senese si presentò insieme a Mario Musella, che divenne successivamente il cantante degli Showman, e propose a Del Prete di suonare insieme la “musica nera”.
Del Prete, che in quel frangente di vita viaggiava insieme a Rolando Pironti, lasciò tutto per raggiungere la sua strada, quella che il destino gli aveva preparato, seguii così il suo istinto ed il suo amore musicale, appunto insieme a Musella e Senese.
Il gruppo, insieme agli altri componenti, vinse il Cantagiro nel 1968, con una versione Rhythm & Blues di “Un’ora sola ti vorrei”.
Nel ’69 gli Showman partecipano inoltre a Sanremo con la canzone “Tu sei bella come sei”.
Napoli Centrale
Il sound di “Napoli Centrale” si ispirerà invece al genere jazz-rock di quei tempi (oltre ad alcune canzoni in dialetto) e sarà un successo continuo, con 3 dischi che produrranno vendite e concerti in tutta Europa.
E mentre il gruppo prendeva con sé Pino Daniele (come bassista), nasceva il “Neapolitan Power“. Napoli Centrale fu infatti un gruppo che divenne uno dei più importanti riferimenti della musica jazz-rock italiana degli anni ’70.
Seguiranno poi per Del Prete tantissime partecipazioni ed esperienze con altri artisti.
Un aneddoto che mostra il suo essere
Del Prete fu contattato dalla casa discografica Ricordi che propose all’artista: una villa sul lago di Garda, una rendita mensile, un contratto quadriennale, oltre ai diritti d’autore per le sue canzoni. Il batterista rifiutò per restare nel suo paese, Frattamaggiore.
E come disse lui stesso all’Università degli studi di Napoli l’Orientale Web Magazine:
- “Amo la mia vita e i miei sogni: l’essenza stessa della vita sono i sogni, al di là di un’effettiva realizzazione, e non è importante arrivare alla vetta, ma camminare per raggiungerla. Se la morte ti coglie durante questo percorso, è la più bella che possa verificarsi, perché vuol dire che non sei realmente morto, ma vivo nel senso più vero del termine”.
Andrea Ippolito