“In quest’epoca i cittadini e in particolare i professionisti non possono prescindere dal conoscere il digitale – ha evidenziato Salvatore Tramontano, consigliere ODCEC di Napoli -. Sembra un argomento del futuro, in realtà è già ampiamente presente nelle nostre vite: se non impariamo ad utilizzarlo, lo subiamo. Per questo parleremo sempre più ai nostri colleghi di blockchain e proprietà digitali collegate al trust, che è un istituto giuridico di origine anglosassone che ha molte similitudini col mondo digitale”.
Massimo Giuliano, membro del gruppo di esperti MiSE Blockchain e DLT, ha affermato: “Il mondo del digitale non è più soltanto chiacchiere, ci sono già numerosi casi di applicazione della tecnologia blockchain ed i passi avanti sono costanti in tutte le direzioni. Per raggiungere il maggior numero possibile di cittadini occorre informare e formare, d’altronde parliamo del nostro futuro e di una tecnologia che è anche “trasparente”, in quanto le transazioni sono tracciate ed evadere è praticamente impossibile”.
Francesca Romana Lupoi, vicepresidente associazione “Il trust in Italia”, ha rimarcato come “stiamo vivendo oggi una fase di rivoluzione economica: proprietà digitali e trust sono due temi di grande attualità, sui quali l’Italia e l’Europa sono un po’ indietro. Ma parliamo di una grande realtà che ingloba dentro sé i settori del futuro come quelli delle criptovalute, dei bitcoin e del diritto d’autore associato al copyright, ai software ed ai diritti digitali”.