Vittoria di misura per il Napoli in casa del Cagliari. Gli azzurri si impongono per 1-0 grazie allo splendido destro a giro di Dries Mertens, che bacia il palo e finisce in rete. Il successo di quest’oggi (il quarto in campionato della gestione-Gattuso, a fronte di cinque sconfitte) permette al Napoli di salire all’ottavo posto in classifica, a due lunghezze dalla sesta piazza, ora occupata dal Verona, che vorrebbe dire qualificazione all’Europa League.
Partita quadrata e ordinata, piccole apprensioni per la costruzione dal portiere
Gattuso sembra aver ormai dato una fisionomia ben precisa alla sua squadra. Non sarà di certo il famoso ‘catenaccio e contropiede’ come dicono in molti, ma senza dubbio il suo Napoli ha messo in scena, così come contro l’Inter, una partita accorta, quadrata e concreta. A dire il vero il Cagliari non ha mai messo sotto i partenopei, quindi i rischi sono stati davvero pochi. Forse le uniche preoccupazioni sono arrivate dalle solite costruzioni palla a terra iniziate da Ospina, che mettono un po’ tutti in apprensione, ma c’è da dire che alla Sardegna Arena sono state eseguite tutte alla perfezione.
Il Napoli è ormai Demme-dipendente
Sebbene sia arrivato da poco più di un mese, si può notare che Demme abbia preso ormai la squadra in mano. Il centrocampista tedesco è diventato un elemento imprescindibile per il gioco di Gattuso, grazie all’abbassamento sulla linea dei difensori per andare a ricevere il pallone dal portiere, alla sua circolazione di palla fatta di continui passaggi corti e precisi che permettono ai compagni di salire e alla grinta che mette in campo e che gli permette di effettuare ottimi contrasti, stoppando sul nascere le offensive avversarie. La sua uscita dal campo per fare posto a Insigne ha portato il Cagliari ad alzare il baricentro e rendersi, anche se in minima parte, pericoloso nella metà campo azzurra.
Fabian sta pian piano tornando ai suoi livelli
Un’altra nota positiva è rappresentata da Fabian Ruiz. Come contro l’Inter, il numero 8 si è mostrato in forma e ha messo in piedi giocate di qualità che non gli si vedeva fare da troppo tempo. Lo spostamento al centro per sostituire Demme ha però evidenziato ancora i suoi limiti nel ruolo di regista (la palla persa al limite dell’area poteva portare conseguenze nefaste). Ma la sua prestazione nella posizione naturale di mezzala è un enorme passo avanti e benaugurante per il resto della stagione.
Mertens leader carismatico, ad un gol dal record di Hamsik
Bella la gara di Mertens, che al di là del gioiello della vittoria ha trascinato la squadra con carisma. Pressing asfissiante sul portatore di palla, aiuto al centrocampo per imbastire l’azione e indicazioni verbali ai suoi compagni per i movimenti da fare sul terreno di gioco: match da vero leader per il belga. Il gol di oggi porta Mertens a 120 le marcature con la maglia del Napoli. Marek Hamsik, top scorer della storia azzurra, è a 121 reti: l’aggancio e il sorpasso sono davvero a un passo.
Buona prova della difesa, meno quella delle ali
La coppia centrale di difesa composta da Manolas e Maksimovic ha anch’essa disputato una partita ordinata, non lasciando mai spazio agli attaccanti sardi e vincendo tutti i duelli aerei. Chi invece avrebbe potuto fare di più sono le due ali d’attacco schierate titolari da Gattuso, Elmas e Callejon. Il giovane macedone, diversamente da quanto fatto a Milano in settimana, è apparso appannato e poco lucido, spesso deciso a voler mettersi in proprio e servendo poco i compagni. Lo spagnolo ha al contrario tentato varie volte il servizio agli altri componenti della squadra, sbagliando però la maggior parte dei passaggi, facendosi anche trovare spesso in fuorigioco quando era lui a ricevere il pallone. Da uno dell’esperienza di Callejon è lecito aspettarsi una prova differente, ma quest’anno purtroppo ci ha abituati a gare del genere.
Venerdì a Brescia, poi c’è Messi
Il prossimo appuntamento è in casa del Brescia, per provare a dare continuità a queste due vittorie e agganciare la zona Europa. Il match contro le rondinelle è anticipato al venerdì per permettere agli azzurri di riposarsi: l’impegno successivo è infatti l’andata degli ottavi di Champions League contro il Barcellona di Leo Messi e, sebbene tutti, da Gattuso ai giocatori, dicano di pensare partita dopo partita, è indubbio che ci sia il pensiero a quella supersfida.
Salvatore Emmanuele Palumbo