I componenti delle due famiglie sgomberate si dovranno momentaneamente accontentare di essere ospitati a casa di familiari, in attesa di una futura sistemazione. Sulla vicenda sono intervenuti anche i rappresentanti dei comitati antiruspe, attivi sul territorio. “Bisogna mettere fine alle demolizioni delle prime case – affermano i vertici di Diritto alla Casa – Speriamo che la politica possa ascoltare il nostro grido di dolore, producendo una normativa ad hoc per evitare questo dramma vissuto da migliaia di famiglie campane”. Ma l’intervento di via Spinola non è l’unico.
Nelle prossime settimane almeno altre 9 demolizioni sono previste nella stessa Gragnano. Situazione ancora più grave a Sant’Antonio Abate, dove sarebbero addirittura 600 le famiglie che rischiano di restare senza una casa, proprio in virtù degli abbattimenti. Allarme rosso anche a Lettere e Casola, mentre a Castellammare a rischio sono decine di abitazioni abusive sorte nella zona di Varano, area soggetta a vincolo archeologico.