Dalle opere del più noto Banksy, che hanno aperto l’esposizione, a quelle di Mr. Brainwash e di Obey, per finire con l’italiano Mr. Savethawall.
Banksy come è noto ha un particolare legame con la città di Napoli.
Al di là di questo bellissimo legame, Banksy è come non mai essenziale nell’evoluzione dell’arte di strada e i lavori esposti donano moderna linfa e pongono in maggior misura l’accento sulla sensibilità dell’artista. Egli evidenzia le criticità dell’attuale scenario politico mondiale e si fa grido di tutti.
L’artista che segue Banksy nel percorso espositivo è il francese Thierry Guetta, noto anche con lo pseudonimo Mr. Brainwash.
Guetta usa immagini famose, alcune anche coperte da copyright, modificandole poi secondo il proprio gusto. Guetta ha affermato più volte che il suo lavoro consiste principalmente nello “scanning and photoshopping” (copiare e modificare). Una curiosità: alcuni affermano che Banksy e Mr Brainwash siano la stessa persona.
Infine, le opere del post street artist italiano Mr Savethwall.
Pierpaolo Perretta, è questo il vero nome dell’artista, non è però un street artist nel vero senso della parola, pur riconoscendo un’affinità del suo lavoro con quello di altri artisti come Banksy.
Da forma ai suoi lavori usando la tecnica dello stencil e una modalità di diffusione particolare: trasformare un’icona, come ad esempio la Pietà di Michelangelo, in un messaggio di attualità, legato a problematiche sociali; nonché la “tecnica”del détournement di stampo situazionista (partire da un’immagine e trasformarne il senso e il messaggio attraverso l’inserimento di elementi stranianti), a cui anche Banksy si è ispirato.
Raffaele Pisacane