Coronavirus, tre casi positivi in Campania rilevati al Cotugno di Napoli: ecco cosa sta accadendo

Confesercenti Campania, in linea con quanto richiesto da Confesercenti Nazionale, ha ufficialmente richiesto al Presidente della Giunta della Regione Campania Vincenzo De Luca il “riconoscimento stato di crisi"

Tre casi positivi in Campania rilevati al Cotugno di Napoli: ecco cosa sta accadendo. Casi di probabile positività al coronavirus a Napoli.  I tamponi sono stati inviati a Roma per la controprova e l’eventuale conferma da parte dell’istituto superiore di Sanità.

Il laboratorio del Cotugno, diretto da Luigi Atripaldi fa parte della rete nazionale autorizzata dal ministero e coordinata a livello centrale dal super laboratorio dell’Istituto superiore di Sanità. I tre casi riguardano una donna di 24 anni della provincia di Caserta (Ruviano) e l’altra un tecnico di laboratorio della provincia di Salerno attualmente entrambe ricoverate al Cotugno in isolamento. Il terzo è un professionista che abita nella zona di Piazza Carlo III in quarantena in sorveglianza attiva da parte della Asl Napoli 1.

L’emergenza dovuta al Coronavirus mette in grave difficoltà le aziende della nostra regione. Per questo motivo Confesercenti Campania, in linea con quanto richiesto da Confesercenti Nazionale, ha ufficialmente richiesto al Presidente della Giunta della Regione Campania Vincenzo De Luca il “riconoscimento stato di crisi del comparto turismo, commercio e servizi”. Nella richiesta, già inviata ufficialmente, il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo sollecita la convocazione urgente di “un Tavolo Regionale di crisi con provvedimenti immediati, a supporto delle attività economiche del commercio, turismo e servizi». Schiavo infatti rivela i primi allarmanti dati dell’effetto della situazione legata al Coronavirus sull’economia delle aziende campane.



“Nella sola città di Napoli ci sono già state disdette e cancellazioni di prenotazioni per una percentuale che va dal 35% al 45% sino al mese di maggio e, inoltre, c’è un totale blocco di prenotazioni per i mesi successivi, con conseguenze tragiche per Pasqua e per i mesi estivi che rappresentano il 30-40% degli incassi annuali. Il comparto turistico rischia la paralisi, le ricadute sull’economia della nostra regione possono essere devastanti, dal momento che ad essere inficiata sarebbe l’intera filiera economica (bar, ristoranti, pubblici esercizi, cinema, trasporti, negozi di souvenir e abbigliamento, ecc…).

E’ l’intero indotto economico campano ad andare in crisi, con una forte contrazione dei consumi in generale e con conseguenze anche drammatiche sulla sopravvivenza delle nostre aziende e sulla conservazione dei posti di lavoro. Per questo – conclude Schiavo – chiediamo l’adozione di provvedimenti urgenti da parte del Governo Regionale, sulla scorta di quanto si sta decidendo a livello nazionale. C’è necessità di aiuti da parte dei governi nazionale e regionale». Nella richiesta inviata al Governatore De Luca, sottoscritta dal Presidente Vincenzo Schiavo insieme al Direttore Generale Pasquale Giglio, c’è preoccupazione anche per le conseguenze “sulle attività relative al commercio su aree pubbliche, dal momento che in molti Comuni i mercati fieristici sono stati soppressi con apposite Ordinanze Comunali, nonostante la mancanza totale di episodi di contagio del Coronavirus”.



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