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Convincente successo contro il Torino, il Napoli vince ancora

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Il Napoli vince ancora. Per la terza volta di fila gli azzurri conquistano il bottino pieno, non era mai accaduto in questa edizione della Serie A.

Manolas nel primo tempo, con un imperioso colpo di testa su punizione di Insigne, e Di Lorenzo nel secondo (inserimento e tap-in sotto porta su suggerimento di Mertens) regalano la vittoria a Gattuso. Indolore ma evitabile il gol nel finale di Edera, lasciato colpevolmente solo in area libero di staccare di testa. Finalmente un’affermazione convincente contro una squadra improntata alla difesa, con il Napoli chiamato a fare gioco.

Partita dominata, ottimo fraseggio degli azzurri

Il match non è mai stato in discussione. Il Napoli ha dominato il Torino per tutto il tempo di gara. Se si escludono i primi cinque minuti di partita e la rete di Edera, i granata non sono mai riusciti ad affacciarsi dalle parti di Ospina. Ottima la prova di squadra per gli azzurri, padroni del campo e autori di un buon fraseggio e giro palla.

Si poteva chiudere prima il discorso e peccato per la disattenzione finale

Le uniche questioni che Gattuso deve mettere in evidenza ai suoi sono il mancato cinismo e la disattenzione sul 2-1. La partita poteva e doveva essere chiusa prima dell’82’, le occasioni per raddoppiare sono state diverse ed è mancato quel pizzico di cattiveria in più che avrebbe permesso di essere più tranquilli (anche se, come dicevamo, il pallino del gioco è sempre stati tra i piedi partenopei). L’altro campanello d’allarme è appunto l’aver concesso di nuovo agli avversari di trovare la via del gol: il Napoli vince ancora, ma soltanto nella trasferta di Cagliari il Napoli di Gattuso è riuscito a mantenere la porta inviolata in campionato, mentre nelle altre dieci (compresa quella di stasera) si è sempre dovuto raccogliere il pallone in fondo al sacco. Eppure il tecnico calabrese ha lavorato molto sulla fase difensiva, portando significative migliorie. Il problema è il calo di tensione che colpisce i difensori in certe fasi e che puntualmente sono punite dai rivali.

Promossi Lobotka e Fabian, Insigne un po’ troppo egoista

Eccellente la prestazione di Lobotka, schierato titolare per dare un turno di riposo a Demme. Lo slovacco si è fatto trovare pronto, tessendo le fila del gioco in maniera esemplare. Ancora una sottolineatura per Fabian Ruiz: come lo abbiamo criticato spesso per le scialbe partite fino a un mese fa, va dato atto che adesso sembra un giocatore completamente trasformato, degno delle aspettative che tutti ripongono su di lui. Bene anche Politano, anche se da lui ci si può aspettare dei miglioramenti, ma per il momento sembra stia iniziando ad integrarsi positivamente nel gioco azzurro. Stavolta una nota negativa va a Lorenzo Insigne, che si è troppo intestardito nel voler cercare la gloria personale, sbagliando tutte le conclusioni tentate. Il capitano sta dando il meglio di sé in questo periodo giocando per la squadra, facendo match di sacrificio e generosità. Fortunatamente questo suo occasionale egoismo non ha pregiudicato la gara, perché se il Napoli non avesse portato a casa il risultato staremmo senz’altro parlando in maniera più dura della sua gara.

La Roma per ora a tre punti, prossimo match di campionato contro il Verona. Prima c’è l’Inter.

Gli azzurri con il successo di stasera solidificano il sesto posto in classifica, portando a tre punti dalla Roma quinta. I giallorossi hanno però la gara da giocare domani in quel di Cagliari e potrebbero teoricamente riportare sei lunghezze di distacco tra loro e il Napoli. La prossima settimana ci sarà una sfida che potrebbe dare ulteriori certezze se il Napoli vincesse ancora. È in programma la partita a Verona contro l’Hellas, Coronavirus permettendo. Prima però il fondamentale ritorno delle semifinali di Coppa Italia contro l’Inter.

Salvatore Emmanuele Palumbo

 

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