L’abitudine di leggere per i bambini, si sa oramai da tempo, è un’attività che potenzia il cervello ed il suo sviluppo, su questo non solo i neuroscienziati sono d’accordo, ma pongono anche l’attenzione sulle modalità di lettura.
Gli scienziati ci dicono infatti che per migliorare le competenze linguistiche dei piccoli è necessario leggere nei primissimi anni di vita, quindi non solamente la notte per conciliare il sonno e quindi per farli rilassare.
La Regione Campania ci prova dunque con la creazione di 70 nuovi punti lettura per i bambini da 0 a 6 anni e per i loro genitori. La proposta è stata presentata ieri in VI commissione dal consigliere regionale Antonio Marciano (la copertura prevista è di 1 milione di euro).
“Ho presentato oggi in VI commissione la mia proposta di legge che prevede un milione di euro per la creazione di 70 nuovi punti lettura per i bambini dai 0 ai 6 anni e per i loro genitori”, afferma Marciano, il quale aggiunge: “I punti lettura sono dei presidi di legalità e asili di democrazia che hanno un impatto significativo sulla società”.
Il consigliere regionale dice che la proposta “combatte in maniera concreta l’esclusione sociale e la povertà educativa attraverso il metodo scientifico della lettura dialogica”.
Marciano parla della formazione di “cittadini consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri”, ricorda inoltre che “il capitale sul quale investire è in primis quello umano”.
“Come istituzioni – chiarisce il consigliere – abbiamo il dovere di dare a tutte le bambine e i bambini pari opportunità di vita ed un futuro migliore. Rafforzare le infrastrutture immateriali significa disegnare una società più forte, più giusta, più inclusiva, che non lascia nessuno indietro”.
Le note positive della lettura
I primi mille giorni di vita sono il periodo più importante per la crescita dei bambini, proprio per fornire le basi che possono garantire il benessere dell’infanzia.
E’ proprio l’ascolto dell’adulto che legge, il tono della voce, le pause di lettura, la motivazione nel conoscere la storia dei personaggi che incontra nel testo, che aiutano il piccolo a familiarizzare con la lingua, ad apprendere le parole e l’impostazione del discorso.
I bambini apprenderanno a leggere e a scrivere, mantenendo maggiore concentrazione, anche attraverso capacità attentive più sviluppate, e saranno favoriti nel successo scolastico.
Se la lettura di un buon libro, senza fare pause, può essere simile alla visione di un film, è pur vero che i bambini, essendo legati alla trama, pur di capire la fine della storia, “perdono di vista” i dettagli più importanti.
Per gli scienziati questo significa mettere da parte alcune importanti opportunità di crescita.
Quindi “leggere facendo delle pause” determina in primis il cambiamento nella modalità di presentazione del libro, inoltre potenzia l’apprendimento e lo sviluppo del cervello infantile.
Andrea Ippolito