Stamattina gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Portici-Ercolano hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Pasquale Scafo, 50enne, e Antonio Romagnoli, 55enne,  porticesi ed affiliati al clan “Vollaro” di Portici. L’accusa è di omicidio premeditato in concorso tra loro e con Massimiliano Bifulco, 42enne di Massa di Somma, già condannato in via definitiva all’ergastolo per analogo reato.

I due uomini sono gravemente indiziati dell’omicidio del pluripregiudicato Luciano Santillo avvenuto alla via Dalbono di Portici il 13 settembre 2007 quando, intorno alle ore 11,30 di quel giorno, la vittima stazionava all’esterno di una baracca adibita a vendita di bibite posta all’interno del complesso delle palazzine Ina-Casa.

Nell’occasione Santillo venne colpito da almeno tre colpi d’arma da fuoco che, dopo immediato trasporto presso l’ospedale “Loreto Mare” di Napoli e delicato intervento chirurgico, ne causavano la morte.

I gravi indizi di colpevolezza, raccolti nel corso degli anni, suffragati da dichiarazioni di alcuni collaboratori di Giustizia, hanno consentito alla Direzione Distrettuale Antimafia di richiedere ed ottenere dal Tribunale di Napoli — Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari — la misura cautelare della custodia in carcere a carico dei due uomini.

Scafo, da pochi mesi scarcerato, veniva associato alla Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, mentre Romagnoli riceveva la notifica del provvedimento presso la Casa di Reclusione dove è detenuto per altro reato.

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