Dopo la sconfitta di ieri sera contro il Pordenone (2-1 alla Dacia Arena), la Juve Stabia cerca di fare quadrato in vista del match di domenica prossima contro lo Spezia al “Menti”.
Una sfida che potrebbe essere un crocevia per il prosieguo di stagione delle vespe in ottica salvezza.
Proprio oggi la società, attraverso i canali ufficiali, ha fatto sapere a questo proposito di propendere per il silenzio stampa fino a data da destinarsi.
In questo momento solo il presidente Langella ha parlato attraverso un comunicato ufficiale, in merito alla vicenda relativa alla contestazione all’amministratore unico, ing.D’Elia, della società stabiese, avvenuto nel corso di Juve Stabia-Trapani.
Di tale questione l’altro socio della società Juve Stabia, Franco Manniello, ne aveva già riferito nella conferenza stampa immediatamente post match col Trapani, senza però approndire ulteriormente i dettagli.
Successivamente il presidente Langella aveva comunicato, sempre tramite i canali societari, che avrebbe espresso il suo pensiero in merito dopo la partita del midweek.
Con riferimento alla contestazione mossa dai tifosi della Curva SUD nei confronti dell’Amministratore Unico ing. Vincenzo D’Elia nel corso della partita Juve Stabia -Trapani, il Presidente Langella comunica quanto segue.
Il comunicato del presidente Langella
“In primo luogo ritengo che la contestazione in sé appare oltremodo anomala, incomprensibile ed inaspettata perché rivolta ad un Amministratore che, di fatto, non ha mai interferito nelle scelte societarie di carattere sportivo e che si è sempre dimostrato sensibile alle esigenze della tifoseria, manifestando, sin dal suo insediamento, un attaccamento ‘viscerale’ ai colori giallo blé e soprattutto non ha mai messo alla porta nessuno e ha sempre cercato la via del dialogo costruttivo.
In breve, si può affermare che tale contestazione rappresenti un unicum nella storia del calcio!
E’ evidente, allora, che il clima insopportabile che si è venuto a creare, che peraltro rischia di compromettere la serenità della nostra squadra del cuore, sia frutto di una strategia che ha ben altri fini.
Mi piace sottolineare che sono entrato a far parte della compagine societaria della Juve Stabia con passione autentica e grande entusiasmo e con l’intento di farne una società organizzata, solida e pronta al salto di qualità.
Alla luce degli ultimi eventi, purtroppo, con profonda amarezza devo constatare che il mio progetto appare irrealizzabile.
A questo punto, per il bene della Juve Stabia, dei tifosi e della Città di Castellammare, e per coerenza con il mio stile personale e imprenditoriale, non posso che fare un concreto passo indietro offrendo le mie quote ad un prezzo di “liquidazione” in modo che altri al mio posto possano proseguire nella gestione del Club.
Ciò, fermo restando nelle more il mio pieno sostegno e supporto alla società nell’assetto attuale”.