Cosa dire, ora arriva la notizia di un primo caso di coronavirus a Trecase. Una donna, 49 anni, residente a Trecase con i sintomi dell’influenza, il cui tampone è poi risultato positivo come certificato dal Cotugno.
La donna ha avuto la sventura, non solo di prendersi il virus, ma di abitare a Trecase, quindi si è recata al locale Ospedale di Boscotrecase. Ecco, la parole Ospedale, cosa significa? Dare ausilio sanitario a chi ci si rivolge, ma come da anni vado dicendo e, pochi giorni fa, ho pubblicato su il Gazzettino vesuviano per dire cosa è stato predisposto dalla direzione di detto nosocomio: affidarsi alle preghiere, è l’unica cosa che s’è fatto.
Ora qualcuno avrà avvisato che c’è questo dannato virus in giro, ma evidentemente chi doveva provvedere, non ne era informato, forse nessuno gli avrà detto niente, forse ha la televisione guasta, forse… boh.
La cronaca ufficiale ci racconta che personale medico ha seguito attentamente il protocollo per i casi sospetti di contagio da Covid-19 isolando la donna in un ambiente protetto.
Di certo la povera signora è stata trasferita al Cotugno, ma i pazzi, e dico pazzi indicando il personale sanitario, avranno rischiato di infettarsi pur sperando ardentemente di sbagliarmi.
Non si fa così, non si apre l’ospedale per far voti per poi abbandonarlo a se stesso, c’è da arrabbiarsi al solo pensare che moriremo non di malattie, ma di politica clientelare… Vergognatevi, non si gioca con la salute.
Ernesto Limito